Cerca e trova immobili

Mattia BernasconiPer una scuola con docenti efficaci e motivati

20.12.22 - 16:39
di Mattia Bernasconi, candidato al Gran Consiglio del Centro - Città di Lugano
tipress
Per una scuola con docenti efficaci e motivati
di Mattia Bernasconi, candidato al Gran Consiglio del Centro - Città di Lugano

La scuola media è un ordine scolastico che può rappresentare una sfida complicata per molti giovani. Questo soprattutto perché, al di là delle difficoltà legate alle materie che vi si studiano, sono anni complicati per lo sviluppo della personalità di ogni adolescente.

Alcuni docenti mostrano comprensione verso i giovani e li aiutano non solo sul piano dell'apprendimento di nuove nozioni, ma anche nella loro voglia di provare nuove esperienze, di formare una loro personalità, di crescere come persone. Altri sono insensibili e non tengono in alcun conto le difficoltà di adattamento ai nuovi ritmi di studio che diversi ragazzi possono incontrare soprattutto nei primi due anni.

Nel sistema pubblico sembra che l’insegnante svogliato e disinteressato alla sorte dei propri studenti riceva gli stessi riconoscimenti dell'insegnante bravo e impegnato (e per fortuna ce ne sono ancora tanti). Ciò a mio avviso non va bene e non aiuta a migliorare la qualità dell'insegnamento.

Si potrebbe a mio avviso pensare di istituire al termine della quarta media un esame che venga fatto fare a tutti gli alunni delle medie in tutte le materie (simile all’esame cantonale). Lo scopo di questo esame non dovrebbe tanto essere focalizzato sull'allievo quanto piuttosto sul docente e sull'istituto scolastico. Gli esiti di questo esame dovrebbero infatti essere analizzati da una Commissione esterna per determinare il livello dell'insegnamento materia per materia e istituto per istituto. Ciò dovrebbe permettere un confronto sufficientemente oggettivo tra istituti e tra docenti allo scopo di migliorare nel tempo l'insegnamento fornito agli allievi. La qualità dell'insegnamento di quei docenti i cui allievi dovessero ottenere dei risultati scarsi, dovrebbe infatti essere oggetto di approfondimento per capire come aiutare l'insegnante a modificare il proprio modo d'insegnare. E a lungo andare anche il difficile ruolo dell'insegnante riacquisterebbe un po' di quel prestigio che negli ultimi anni si è andato perdendo. Avere insegnanti più efficaci e competenti andrebbe a tutto vantaggio degli allievi e pertanto anche dello sviluppo futuro del nostro Cantone. Perché i giovani di oggi saranno gli adulti di domani.

 



 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Mattiatr 1 anno fa su tio
Ringrazio il scior Bernasconi per offrirsi alla discussione, sicuramente è una nota di merito. Detto questo direi che fa bene a sostenere che ci sia la necessità di una valutazione dei docenti, la sua proposta è un timido primo passo. Dire che valutare dei professionisti sia opprimente e deficitario verso la loro prestazione e/o professionalità mi pare poco logico. Io come molti altri nel settore privato veniamo costantemente supervisionati, le conseguenze di errori o mancanza di serietà arrivano dopo una o due settimane, questo oltre a colloqui semestrali o quant'altro. Onestamente non lo trovo opprimente, anzi, lasciar correre e chissene frega sarebbe dannoso per me come professionista e per la ditta in cui opero.¶ Detto ciò, le modalità mi sembrano un po' timide, una valutazione fine a sé stessa serve a ben poco sopra tutto se la si applica unicamente ai docenti che operano con i ragazzi di quarta media, dimenticando quindi licei, apprendistati ed elementari. Inoltre un test che valuta unicamente la prestazione degli allievi sarebbe un po' limitato nella considerazione dell'operato di un maestro. Sarebbe forse più efficace ergere un sistema a punti nella quale inglobare una valutazione degli allievi (importanza ridotta 4-5%), la differenza di prestazione degli allievi rispetto all'anno precedente e poi infine un esame uguale per tutti, con parametri di valutazione il meno soggettivi possibile. Questi sono i primi criteri che mi sono venuti in mente, spero che qualcuno abbia ulteriori idee a riguardo.¶ Altro tema sensibile sarebbe l'adeguamento dei salari in base alla prestazione offerta. Trovo sia ingiusto che ci siano docenti svogliati e appassionati alla lettura del giornale (per esempio) che guadagnano lo stesso salario, oppure talvolta maggiore (più anni di servizio, quindi anzianità) di altri colleghi che invece lavorano con passione e sentimento, ottenendo ottimi risultati. Capisco però che questa proposta forse spezzi quella corda che una valutazione già tirerebbe non poco. Vedo già le proteste sindacali sul tema, divertenti per me come lettore, un po' meno per i propositori.

tartux 1 anno fa su tio
Buonasera, l'idea chiaramente mi sembra venire con i migliori intenti ma mi scaturisce molte perplessità. Inanzitutto, non esisono gli esperti cantonali proprio per questo? Bisogna anche stare attenti delle valutazioni prese a pochi allivei a fine anno, esse potrebbero portare criticità dovute al caso (classi o allievi deboli). Per valutare queste cose di norma serve una certa potenza statistica e non so quanto sia fattibile docente per docente, e quanto onerosa sarebbe l'analisi (in termine umano di dover correggere e valutare così tanti docenti). Secondariamente questo sistema potrebbe sembrare a un'alitata sul collo dei docenti che si sentirebbero costantemente conotrollati e valutati. Non so ma quanti di voi ogni anno ricevono un esame dal proprio datore di lavoro che vi mazzuola se non ricevete il punteggio da lui scelto? A mio avvison per aumentare il livello d’iinsegnamento nelle scuole si dovrebbe prima di tutto smetterla di tagliare fondi che vanno all'istruzione, adeguando salari pensioni e, sopprattutto diminuendo il numero di allievi nelle classi (ergo assumendo più docenti). E poi cominciare a tornare a rispettare coloro che dedicano la vita a insegnare ad adolescenti passandoci giornate intere, perché viene anche dalle famiglie che devono capire che la scuola é un istituzione pubblica non un onere fiscale self service. Vorrei aggiungere una nota sull'istruzione, che viene menzionata, una delle prime cose che dovremmo davvero integrare nell'istruzione alle medie é quella di spirito critico (come saper distinguere fake-news per esempio) e ragionamento indipendente. In questa società sempre più si insegna a competenza perdento poi le basi di cultura generale e di pensiero che dovrebbero far parte di ogni persona adulta.

Mattia Bernasconi (candidato granconsiglio Lugano, Il Centro) 1 anno fa su tio
Risposta a tartux
Buonasera, gli esperti cantonali purtroppo non fanno un lavoro così approfondito anche perché non hanno i mezzi per farlo. I casi verrebbero valutati da degli esperti che terranno assolutamente conto del numero di allievi totale e il docente che mostrerebbe una media dei suoi allievi bassa rispetto ai colleghi verrebbe analizzato senza alcun tipo di pregiudizio avendo la possibilità di dare le proprie giustificazioni. Ovviamente dei risultati bassi che si ripeterebbero negli anni porterebbero inevitabilmente ad ulteriori analisi e chiarimenti. Sicuramente questo esame ha anche lo scopo di dare una leggera alitata sul collo a tutti i docenti che si rendono conto che la media dei loro allievi è troppo bassa per spronarli a fare di più, questa cosa non è nulla di anomalo in qualunque azienda in cui un dipendente non lavora bene sentirà delle pressioni per adeguarlo ai ritmi di produzione richiesti, questo fenomeno già avviene in molte scuole private dove gli allievi devono fare degli esami valutati esternamente alla loro scuola (es. esame federale di maturità per i licei privati). Sono completamente d'accordo riguardo il diminuire il numero di studenti per classe e quindi l'aumentare il numero di insegnanti, sono consapevole che c'è una grande carenza di personale e per questo sarei favorevole ad assumere gli insegnanti che ci servono anche oltreconfine solo se non fossimo in grado di formarne abbastanza internamente (ovviamente la priorità d'assunzione andrebbe al docente Svizzero). Infine sono positivo ad aumentare i finanziamenti alla scuola pubblica ma con una visione di adattamento al mondo odierno e non dando soldi solo e unicamente per aumentare salari e pensioni senza che poi non cambi nulla nel sistema scolastico. La priorità sono i nostri giovani, l'obiettivo della scuola è quello di educare i giovani e non di dare dei posti di lavoro (questa è una conseguenza), se una persona vuole fare il docente e il suo fine non corrisponde al bene dei ragazzi, ma bensì al posto fisso con tante vacanze allora è meglio che rivaluti ciò che sta facendo.

tartux 1 anno fa su tio
Risposta a Mattia Bernasconi (candidato granconsiglio Lugano, Il Centro)
Capisco il suo punto di vista ma credo fermamente che ad alitare sul collo alla gente non le si motivi anzi tutt'altro. ...

Boh! 1 anno fa su tio
In passato essere docente era una vera e propria vocazione, oggi per la maggioranza di loro (non tutti!) è purtroppo un semplice mestiere che garantisce il privilegio di disporre di tanto tempo libero che, a differenza del passato, è percepito come un diritto acquisito con il risultato che sono sempre più rari i docenti che si mettono a disposizione per la collettività al di fuori dell’orario scolastico. In più mettiamoci anche l’attuale sistema scolastico dove la bocciatura è un’eresia e dove tutti vorrebbero i figli agli studi superiori (anche quelli che oggettivamente non ne hanno le capacità).

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Boh!
Boh valuta che la società è cambiata, per esempio mia nonna ha come titolo di studio massimo la scuola maggiore. È quindi ovvio che per lei la figura dell'insegnante, come quella del dottore o il prete rappresentino ancora un istituzione. Già la generazione successiva è molto più formata, è difficile trovare gente che non sia arrivata al minimo a un apprendistato. Oggi invece, complici il facile accesso all'istruzione, il benessere e il sistema svizzero ben funzionante è aumentata di molto la quota di laureati. È quindi naturale che sia cambiata pure la percezione degli insegnanti, viene difficile considerare un istituzione sacrosanta persone che hanno una formazione talvolta pari, leggermente maggiore o addirittura inferiore alla tua. Questo non per dire che sia giusto o sbagliato, pure io noto una forte invasività da parte dei genitori nei confronti dell'ambiente scolastico. Diciamo che mi pare un effetto indiretto del benessere, dell'istruzione e della democrazia.

Gus 1 anno fa su tio
Ma quanta superficialità in questo scritto di un candidato del Centro. Io incomincierei a introdurre l'esame di capacità per i candidati.

Mattia Bernasconi (candidato granconsiglio Lugano, Il Centro) 1 anno fa su tio
Risposta a Gus
Tanto superficiale non mi sembra, anzi esprime concetti chiari e precisi, poi posso capire che le possa dare fastidio che si metta un organo di controllo esterno agli stessi docenti per confrontare le capacità di insegnamento dei vari istituti, però sono steps necessari per migliorare e modernizzare un sistema scolastico che fa fatica a tenersi al passo con i tempi. Per quanto riguarda la presunta incapacità, ecco vorrei ricordarle che se non argomenta io non posso capire dove io stia sbagliando, quindi siccome lei non ci mette la faccia e nemmeno il nome ma va nei commenti a dare degli incapaci agli altri senza argomentare, vorrei sapesse che il suo giudizio non assume alcun valore nei miei confronti e quindi non mi tange minimamente, detto questo le auguro una buona giornata.

GruetliWSAAWF 1 anno fa su tio
Tagliare la digitalizzazione dilagante anche nell’insegnamento. Restituire al corpo docenti quell’autorità da anni scomparsa. Il ruolo della scuola è quello di divulgare conoscenza che partecipano alla crescita dell’allievo non all’integrazione di principi progressisti devianti. Quest’ultimi, una vera gangrena per le generazioni attuali, che portano a un abbasso della capacità di apprendimento, un abbasso della qualità di formazione, un abbasso del Q.I., e ad un aumento del livello d’ignoranza in generale.

Mattia Bernasconi (candidato granconsiglio Lugano, Il Centro) 1 anno fa su tio
Risposta a GruetliWSAAWF
Spero si renda conto che gli unici principi devianti sono quelli che sta esprimendo lei in questo messaggio. Primo non abbiamo mai avuto un numero così alto di laureati e specialisti come negli ultimi decenni (Questo anche grazie al suo tanto odiato progresso sia sociale che tecnologico). Secondo l'analfabetismo e l'ignoranza generale sono ai minimi storici proprio nelle nuove generazioni e a dirla tutta queste sono caratteristiche che sembrano trasparire dal suo messaggio e da molti gruppi facebook popolati da persone di varie età (spesso non giovani) che come lei spingono su idee reazionarie le quali vorrebbero riportare la scuola ai livelli della suora col righello senza rendersi conto che non fanno altro che bloccare la possibilità di avere un'istruzione avveniristica in grado di restare al passo con i tempi così da rendere più competitivi i nostri giovani nel mondo di domani. Poi se a lei piacciono tanto i vecchi tempi se li studi e li rimpianga, ma non faccia tornare l'istruzione a dei tempi quasi giurassici, che noi giovani non ne abbiamo bisogno, grazie.

Gus 1 anno fa su tio
Risposta a Mattia Bernasconi (candidato granconsiglio Lugano, Il Centro)
Che l'ignoranza sia ai minimi storici non sembra vero. Basta seguire certi giovani nelle trasmissioni come Zerovero e l'ignoranza è palese

Mattia Bernasconi (candidato granconsiglio Lugano, Il Centro) 1 anno fa su tio
Risposta a Gus
È assurdo come lei sia in grado di darmi del superficiale, quando valuta le conoscenze di intere fasce della popolazione da programmi di intrattenimento come zero vero. Questo mi fa capire che è un bene se la scuola evolve e non mette più in circolo individui come lei (Gus) e quell'altro (Gruetli)

Blackad 1 anno fa su tio
Fossi un docente non apprezzerei il giudizio da parte degli allievi che, per qualsiasi ragione, potrebbe non essere veritiero e sincero a causa di simpatie o materia. Quanti docenti di fisica/matematica passerebbero il test?

Mattia Bernasconi (candidato granconsiglio Lugano, Il Centro) 1 anno fa su tio
Risposta a Blackad
Infatti non sarebbero gli allievi a giudicare, ma bensì una commissione esterna composta da esperti di tali materie che valuterebbe i risultati e li confronterebbe tra i vari docenti e i vari istituti :)

Mattia Bernasconi (candidato granconsiglio Lugano, Il Centro) 1 anno fa su tio
Sono nella sezione commenti per eventuali feedback o critiche :)

Emib5 1 anno fa su tio
Risposta a Mattia Bernasconi (candidato granconsiglio Lugano, Il Centro)
In linea di principio non è un'idea sbagliata. Il problema, secondo me, è che si basa su un assunto che le classi fossero un qualcosa di omogeneo che il risultato medio dovrebbe essere simile per tutte le classi cantonali e le differenze ascrivibili alla qualità dell'insegnamento ricevuto. Ma così non è! Quindi i risultati non necessariamente sarebbero un indice della qualità dell'insegnamento ricevuto e quindi della "bontà" del docente. In secondo luogo c'è già il giudizio del direttore che è obbligatorio per i docenti incaricati è facoltativo per i nominati.

Mattia Bernasconi (candidato granconsiglio Lugano, Il Centro) 1 anno fa su tio
Risposta a Emib5
Ciao Emi, ovviamente se per un anno un docente tende ad avere una media leggermente più bassa non verrebbe messo al rogo, lo scopo di questo esame è valutare se vi siano dei deficit nell'insegnamento, infatti per fare questo non basterebbe un solo esame, ovviamente se però dovesse susseguirsi nel tempo una mancanza da parte di un docente o di un istituto (ovvero continuerebbe a mostrare medie più basse rispetto ai suoi colleghi) ecco che si potrebbe intervenire capendo quale possa essere il problema e migliorare la qualità dell'insegnamento per i giovani (che non dimentichiamoci sono loro a dover essere al centro del nostro interesse per quanto riguarda la questione istruzione). Comunque per come la si possa pensare non ci sarebbe nulla di male a perlomeno provare questo asset, che può sempre essere migliorato e modificato, senza dimenticare che è fatto a beneficio degli studenti ;)
NOTIZIE PIÙ LETTE