Cerca e trova immobili

L'OSPITEEcco perché è un azzardo riaprire le scuole

04.05.20 - 09:29
Pieluigi Martini, sindaco di Cevio
Tipress
Ecco perché è un azzardo riaprire le scuole
Pieluigi Martini, sindaco di Cevio

La riapertura delle scuole dell’obbligo? È una decisione più politica e sociale che scientifica. Nonostante condivida l’andare oltre i mille dubbi attuali, le decisioni prese non devono essere un azzardo. Diciamocelo chiaramente: cosa conosciamo di questo virus? Non molto e anche la comunità scientifica non è ancora riuscita a trovare una linea comune di comunicazione.

In un qualche modo dobbiamo uscirne e credo che le scelte fatte a livello economico siano corrette e prudenziali.  Non tutti sono soddisfatti di queste decisioni nonostante vari allentamenti, ma saper trovare un equilibrio tra mondo economico, socialità e salute non è facile. Ci stiamo provando e, fra un paio di settimane, avremo le prime risposte. Inserire in questo contesto una ripresa delle scuole dell’obbligo lo trovo un azzardo. Ne vale la pena? La scuola è una cosa seria e non un test e su questo concordo con la signora Zaccheo (direttrice dell’Istituto scolastico della città di Locarno).

Forse, e ribadisco forse, sarebbe stato più opportuno ripartire con le classi di fine ciclo sia per la Scuola dell’Infanzia, sia per la Scuola Elementare. Usare il termine “mostro” per le direttive ricevute dal Decs è forse un po’ forte, ma rispettare ad hoc i 17 punti non sarà una passeggiata! Avremmo voluto essere consultati ma non è stato così.

Anche se siamo un piccolo comune con 5 sezioni (2 SI è 3 Se) ci sono dei problemi identici a quelli dei grandi comuni e dal momento che non abbiamo le stesse risorse non sarà per nulla semplice. In primis c’è la ricerca di docenti supplenti sia per la scuola dell'infanzia sia per la scuola elementare. Dovremo inoltre prevedere di poter contare su risorse umane aggiuntive, in particolare per il servizio di accudimento. Questo per quanto concerne l'organizzazione stessa. Poi ci sono tutti gli aspetti attinenti la sorveglianza, il servizio di disinfezione e pulizia delle aule a nostra disposizione, senza dimenticare il grosso problema dei trasporti. Potremmo aggiungere altre problematiche che già son conosciute grazie alle perplessità sollevate da altri comuni e istituti scolastici

Ciò che fa più “male” consiste nella responsabilità scaricata dal Cantone sui comuni che devono ben guardarsi dal commettere errori. Le famiglie, ma più in generale tutti noi abbiamo bisogno di maggiori certezze che oggi, soprattutto a livello di scuola, non sono date. Non era meglio prendersi un po’ più di tempo e ricominciare a settembre?

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE