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OspiteMascherine a disposizione per tutti, anziani e malati in primis

22.03.20 - 11:53
Luca Campana candidato PPD per il Consiglio Comunale di Lugano
Luca Campana
Mascherine a disposizione per tutti, anziani e malati in primis
Luca Campana candidato PPD per il Consiglio Comunale di Lugano

Distanziamoci l'un l'altro di almeno un metro, questo è il minimo della precauzione e soprattutto non mettiamoci le mani sugli occhi dopo aver toccato qualsiasi superficie esterna, questo rappresenta il classico ABC sulla protezione dal famigerato virus, poi c'è altro però per la nostra tutela.

C'è la discussione sull'efficacia della mascherina per i non malati e gli operatori sanitari, lì purtroppo le versioni e prese di posizione su chi dovrebbe indossarle (soprattutto se chi le richiede è sano e gira per le città) divergono a tal punto da fomentare vere e proprie liti sui social nostrani.

Anche gli scienziati e i diretti responsabili nelle istituzioni non sono del tutto coesi sul pubblico utilizzo.

Se a camminare con la mascherina in un sentiero isolato non serve, per molti rimane appunto un'incognita se l'utilizzo debba avvenire quando si è a contatto con altre persone o in spazi chiusi.

Da quello che personalmente ho appreso da conoscenti medici e da riviste di settore ce ne sono di tanti tipi di maschere, le: FFP2 FFP3 filtrano molto e non permettono al virus di penetrare all'interno delle mucose. Quelle con filtro supertecnologico sono molto costose e chiaramente più ideali allo scopo, ma in condizione di necessità e in mancanza di quelle più sofisticate si dovrebbe dover utilizzare la comune mascherina chirurgica per il fatto che goccioline “pesanti” emesse da qualsiasi persona vengono fermate appunto da una barriera meccanica utilizzata, la trasmissione non avviene per aerosol ma per goccioline di saliva che praticamente inglobano il virus di una dimensione di 0,12 micron.

Se tutti portassero le mascherine ci sarebbe maggiore sicurezza sanitaria e questo mi sembra ovvio, da solo comunque questo approccio rappresenta comunque niente se non si adottano pratiche igieniche precise, infatti anche solo la contaminazione della mascherina può avvenire manipolando con mani “lordate”, quindi è importantissimo il comportamento individuale complessivo.

Nel nostro smartphone e in rete gira di tutto sul problema contaminazione; dall'asfalto come veicolo di contagio toccando le scarpe e togliendole, e altri potenziali pericoli, la cosa evidente in queste settimane è che purtroppo ancora molto deve essere scoperto sulla virulenza e noi ci siamo trovati impreparati.

Serve una produzione da guerra di mascherine da parte della Confederazione per la distribuzione immediata ai nostri anziani, visto che purtroppo molti Stati europei ne bloccano le esportazioni bisogna organizzarsi internamente per produrle, per distribuirle gratis anche a tutta la popolazione e soprattutto non sminuire istituzionalmente chi le usa, cosa che ritengo ignobile in quanto ognuno è libero di tutelarsi come vuole.

I rapaci e chi vuole speculare sulla vendita di prodotti di difesa sanitaria (mascherine, disinfettanti, gel) sono ovunque, sia in Svizzera sia all'estero: in Italia le mascherine acquistate sono state confiscate dalla Romania e inviate in Russia dove i “paperoni” del Caucaso con una manovra al limite della spy story se ne sono appropriati, in un tutti contro tutti generalizzato.

Qui da noi trovo vergognoso che negozi e farmacie possano permettersi, alla faccia della comune solidarietà, di moltiplicare X volte il prezzo di un prodotto cercando il guadagno sulla pelle dei cittadini, ritengo che l'indignazione popolare dovrebbe coglierli in flagrante così come una qualche opportuna denuncia.

Comunque sia, se dispongo di una mascherina e sono in pubblico la metterò certamente, Punto.

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