COME PRIMA, PIU’ DI PRIMA – Correva l’anno 1984, i fans di Madonna e Depeche Mode facevano razzia nei negozi di dischi, i Pink Floyd avevano da poco inciso tra i più grandi capolavori della loro carriera. Erano i gloriosi anni 80, periodo in cui nacque una delle più riuscite joint-venture che diede vita alla prima ammiraglia Saab, la 9000. Fu infatti Saab, alla fine degli anni 70, a entrare in contatto col gruppo Fiat (all’epoca composto unicamente da Fiat e Lancia, in seguito anche da Alfa Romeo), per sviluppare la sua prima ammiraglia. Fortunatissima come le sue cugine Thema, Croma, e in seguito 164, la 9000 fu un ottima automobile; confortevole, veloce, affidabile. Le sue carte vincenti le permisero una lunga carriera, durata ben tredici anni. Un auto senz’altro difficile da sostituire, che lasciò alla 9-5 un arduo compito. Nonostante le ottime qualità di quest’ultima (soprattutto per quanto riguarda prestazioni e sicurezza), essa non riuscì infatti a imporsi a dovere, causa una concorrenza molto agguerrita e l’assenza di propulsori Diesel adeguati. Dopo un’attesa altrettanto lunga e un periodo particolarmente difficile per la casa di Trollhättan, l’ammiraglia è tornata, e in grande forma.
DELLE DIMENSIONI IMPORTANTI – 5.01 metri: una lunghezza certamente non lontana dalle sue concorrenti, ma che abbinata a queste proporzioni rendono la nuova 9-5 decisamente “enorme”. Una scelta anche obbligata dalla base di partenza (utilizza lo stesso pianale dell’Insignia), che vanta già dimensioni molto generose. I designer sono riusciti a trasformare la bella Opel in maniera molto soddisfacente fino a darle un frontale tipicamente Saab e una coda molto filante ed elegante. La fiancata, particolare per la zona delle cornici dei cristalli laterali, mostra la stretta parentela con la media tedesca.
COME IN AEREO – Sulla 9-5 2.8 V6 Turbo ogni viaggio non è mai troppo lungo. Gli ottimi sedili e le qualità dinamiche dell’auto, quali prestazioni assolute, tenuta di strada e stabilità, permettono al pilota di viaggiare per molto tempo a qualsiasi velocità, senza che l’auto lo affatichi. Insistendo sul pedale del gas, la 9-5 Aero affronta le curve autostradali in piena sicurezza, dote riconfermata anche nel misto stretto, dove però fa pesar molto al conducente la mancanza di agilità e l’automatico lento in scalata. Altra pecca, i freni: molto potenti nelle frenate d’emergenza, diventano problematici quando si spreme l’auto a fondo per lungo tempo, tanto da dare problemi di fading. Tutto sommato comunque, la dinamica della 9-5 Aero è sicuramente tra le sue doti migliori.
NONOSTANTE TUTTO, CONVENIENTE – Certo, 94'000.- CHF sono senz’altro una cifra esosa, ma bisogna considerare le qualità tecniche e dinamiche dell’auto, oltre che la completa dotazione aggiunta (navigatore, Head-up display, pelle premium, …). Non è quindi un’automobile “troppo cara”, soprattutto se paragonata alla concorrenza con la quale si va a scontrare (A6, 5er, E-klasse e S80 in primis). Inoltre, una piacevole sorpresa arriva dai consumi: il dato dichiarato di soli 10.6 l/100 km può risultare “ottimistico” dopo aver letto la scheda tecnica della vettura, invece è più che reale. Anzi, in autostrada si può tranquillamente scendere fino ai 9 l/100 km, senza fare alcun sacrificio. Merito anche del 6° rapporto molto lungo, e dalla capacità del motore di girare a bassi regimi.
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