Per l'esperta di UBS occorre preservare i risparmi con investimenti mirati, partendo già da giovani. Anche a 20 anni.
ZURIGO - L'inflazione diventa un tema sempre più importante anche in ambito previdenziale, in particolare per i giovani. «È un nemico silenzioso: molti non si accorgono che il rincaro si mangia metà del loro patrimonio in 40-50 anni», afferma Veronica Weisser, esperta del ramo presso UBS.
«Il secondo pilastro non è stato concepito per offrire pensioni adeguate all'inflazione», spiega la specialista in un'intervista pubblicata oggi dal portale Cash. «Il primo giorno di pensionamento è il giorno in cui il potere d'acquisto della rendita è più alto». Questo perlomeno vale per coloro che ricevono molto dalla cassa pensione: il potere d'acquisto di chi dispone solo dell'AVS invece aumenta nel tempo, perché in media i salari salgono più dei prezzi, per cui l'AVS (che è indicizzata in modo misto rispetto ai due fattori in questione) diventa più «pesante».
In generale però si tratta di preservare i risparmi, soprattutto per gli ultimi anni della pensione. Questo - stando a Weisser - deve avvenire attraverso un investimento in azioni che comincia già in giovane età. «Se iniziate a investire in modo diversificato in azioni al 100% sul lunghissimo termine all'età di 20 anni, alla fine della vostra vita lavorativa avrete il doppio del patrimonio, stimando il rendimento annuo delle azioni del 6%, rispetto a chi ha iniziato a 30 anni: uno scarto di dieci anni fa una differenza del 100% a livello di patrimonio. Questo è un esempio di come l'effetto rendimento sia importante su periodi di tempo così lunghi. E se non si investe in azioni, bisogna risparmiare tre volte tanto per ottenere lo stesso importo», conclude l'economista.