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SVIZZERANiente pubblicazione dei risultati per Clariant: s'indaga su sospette irregolarità contabili

14.02.22 - 08:40
È in corso un'inchiesta interna, nel mirino la contabilità del 2020 e del primo semestre 2021
Depositphotos (postmodernstudio)
Fonte Ats
Niente pubblicazione dei risultati per Clariant: s'indaga su sospette irregolarità contabili
È in corso un'inchiesta interna, nel mirino la contabilità del 2020 e del primo semestre 2021

ZURIGO - Sospette irregolarità contabili presso Clariant: il gigante basilese della chimica sta indagando al suo interno per stabilire se i conti siano stati manipolati. La pubblicazione dei risultati del 2021, prevista per mercoledì, è stata rinviata.

Stando a quanto comunica oggi l'impresa, a far scattare le indagini sono stati allertatori civici (whistleblower) interni. Nel mirino figura la contabilità del 2020 e del primo semestre del 2021: il sospetto è che alcuni dipendenti abbiano registrato in modo scorretto accantonamenti e rettifiche di valore affinché i risultati fossero allineati agli obiettivi interni ed esterni della società. Al momento non è chiaro se i problemi interessino anche annate precedenti.

Le manipolazione non dovrebbero aver influenzato il dato sul giro d'affari, che nel 2021 dovrebbe aver raggiunto 4,4 miliardi di franchi, in progressione del 15% rispetto all'esercizio precedente. Anche sulla liquidità non è atteso alcun impatto, mentre vi potrebbero essere ripercussioni in materia di redditività.

La durata dell'inchiesta interna non è ancora nota: il Ceo Conrad Keijzer fa sapere che Clariant sta impiegando tutte le risorse necessarie per fare velocemente chiarezza, appoggiandosi alle società di consulenza Deloitte nonché Gibson, Dunn & Crutcher. Non è ancora stata fissata una nuova date per la presentazione dei conti annuali. Anche l'assemblea generale del 2022, inizialmente prevista in aprile, slitterà a un momento non ancora determinato.

Clariant ha sede a Muttenz (BL), nel cuore della regione che ospita il fulcro dell'industria chimica svizzera. È nata nel 1995 da uno scorporo del comparto specialità chimiche di Sandoz, un anno prima che Ciba e Sandoz si unissero per dare vita a Novartis. All'inizio degli anni 2000 arrivò ad avere in organico circa 31'000 dipendenti, poi seguì una crisi, programmi di ristrutturazione e dismissioni. A fine dicembre 2020 (ultimo dato disponibile) la società dava lavoro a 13'200 persone.

Crollo in Borsa - Le notizie hanno portato a un inevitabile crolla in Borsa dei titoli di Clariant: nella prima ora di contrattazioni sono arrivati a perdere oltre il 16% del loro valore. Le informazioni relative alle presunte manipolazioni dei conti sono ancora scarse: ma vi è il timore che che i risultati aziendali passati debbano subire correzioni. «Niente spaventa di più il mercato azionario che l'incertezza», ha commentato un operatore. Prima di oggi l'azione Clariant si era comportata bene nel 2022, salendo del 5%. Non pochi investitori devono quindi aver pensato che è giunto il momento di ritirarsi: i volumi di contrattazione sono elevati.

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