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SVIZZERAAxa vuole lasciare l'Associazione svizzera d'assicurazioni

26.06.20 - 14:33
La società spiega la decisione col fatto che sta attualmente riconsiderando il suo ruolo politico e sociale
KEYSTONE
Axa Svizzera vuole lasciare l'Associazione svizzera d'assicurazioni.
Axa Svizzera vuole lasciare l'Associazione svizzera d'assicurazioni.
Fonte Ats Awp
Axa vuole lasciare l'Associazione svizzera d'assicurazioni
La società spiega la decisione col fatto che sta attualmente riconsiderando il suo ruolo politico e sociale

WINTERTHUR - Dietro le quinte dell'Associazione svizzera d'assicurazioni (ASA), che lunedì tiene la propria assemblea generale, c'è un po' di subbuglio. Il più grande assicuratore privato, Axa Svizzera, vuole lasciare l'organizzazione.

Axa Svizzera alla fine di maggio ha disdetto l'adesione all'ASA, con un preavviso di sei mesi, per la fine dell'anno, ha indicato all'agenzia di stampa finanziaria AWP la filiale elvetica del gruppo assicurativo francese, confermando informazioni di vari media. Della questione si è occupato in particolare il portale online Insideparadeplatz venerdì scorso.

Axa spiega la decisione col fatto che sta attualmente riconsiderando il suo ruolo politico e sociale e si chiede se questo sia compatibile con la sua appartenenza all'ASA.

A seconda dell'esito di discussioni con esperti, Axa potrebbe anche tornare sui suoi passi. Se lo farà, ritirerà la sua disdetta entro la fine di ottobre.

L'ASA ha preso atto della decisione e rispetta le azioni di Axa, ha detto ad AWP il suo direttore, Thomas Helbling. Il Ceo di Axa, Fabrizio Petrillo, avrà contatti con la direzione dell'ASA, e con Helbling in particolare, nelle prossime settimane.

Lunedì l'attenzione dell'assemblea dell'ASA si concentrerà verosimilmente sulla rielezione del presidente Rolf Dörig. Le posizioni schiette del presidente del consiglio di amministrazione di Swiss Life su questioni politiche potrebbero essere una delle ragioni dei disaccordi all'interno dell'associazione. Recentemente Dörig ha criticato i progetti di riforma nel settore della previdenza professionale, ma soprattutto l'accordo quadro istituzionale con l'Ue.

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