Italia:caso Yara, cani dal 'superfiuto' per ricerca, uno svizzero
Gli animali da ricerca che vengono utilizzati si chiamano anche "cani molecolari": ed è infatti una ed una sola molecola di odore quella che, una volta percepita, seguono fino a trovare la persona alla quale l'odore corrisponde. "Di solito viene fatto annusare loro un capo di abbigliamento o un oggetto toccato dalla persona scomparsa, avendo l'accortezza di non contaminarlo con altri odori. E questi animali - spiega Valerio Zani, vicepresidente italiano del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico - seguono la traccia e sono in grado di riconoscere quello specifico odore anche tra mille altri e pure a distanza di giorni".
I segugi, nati come cani da caccia, sono stati inizialmente utilizzati dalla polizia svizzera. È svizzero anche uno dei cani impiegati nella ricerca di Yara, "Jocker". Da alcuni anni il Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico italiano ha cominciato l'addestramento di alcuni di loro, in collaborazione con la polizia cantonale ticinese. "Adesso abbiamo otto cani e quattro sono in fase di formazione e addestramento": una 'scuola' spiega Zani, che dura almeno due anni.
Raro il loro uso in casi simili a quello di Yara, anche se qualche tempo fa un cane molecolare rintracciò in Valle d'Aosta i genitori di due bambini che erano stati lasciati soli in pizzeria. Difficile stabilire il valore di un cane dal fiuto d'oro: "Un cucciolo di Bloodhound costa circa 1.500 dollari. Ma dopo l'addestramento il suo conduttore umano non se ne priverebbe per nessuna somma".




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