Sparatoria a scuola: «Un incubo che nessuno dovrebbe vivere»

Dopo la conferenza stampa delle autorità si è espresso anche il ministro di Stato Ulf Kristersson
Dopo la conferenza stampa delle autorità si è espresso anche il ministro di Stato Ulf Kristersson
STOCCOLMA - Cinque persone sono state trasportate in ospedale e quattro sottoposte a intervento chirurgico, dopo la sparatoria in una scuola di Örebo, una cittadina svedese situata a circa 200 chilometri da Stoccolma.
In conferenza stampa, la polizia ha dichiarato che il presunto attentatore era tra le cinque persone ferite e che, al momento, è «troppo presto» per rilasciare informazioni sulla sua identità. Le accuse mosse nei suoi confronti sono di tentato omicidio, incendio doloso e grave infrazione della legge sulle armi.
Le autorità non escludono che il presunto attentatore abbia avuto dei complici.
Sull'accaduto è intervenuto anche il ministro di Stato Ulf Kristersson: «I miei pensieri vanno a coloro che sono stati colpiti e ai loro familiari. È un giorno molto doloroso per tutta la Svezia», ha dichiarato, aggiungendo un pensiero per gli allievi di Örebo che sono stati costretti a nascondersi in aula: «Essere confinati in classe temendo per la propria vita è un incubo che nessuno dovrebbe vivere».







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