Cerca e trova immobili
NUOVA ZELANDA

Bambini nelle valigie: la polizia cerca una donna

Data l'età e il suo precedente indirizzo, potrebbe essere la madre dei due bimbi che sarebbero morti da almeno tre anni
keystone-sda.ch (Dean Purcell)
Bambini nelle valigie: la polizia cerca una donna
Data l'età e il suo precedente indirizzo, potrebbe essere la madre dei due bimbi che sarebbero morti da almeno tre anni
AUCKLAND - Ci sarebbe una donna nel passato ancora oscuro di due bambini ritrovati morti in due valigie acquistate all'asta. Al momento si troverebbe in Corea del Sud, Paese di cui è originaria. Precedentemente le autorità avevano ...

AUCKLAND - Ci sarebbe una donna nel passato ancora oscuro di due bambini ritrovati morti in due valigie acquistate all'asta. Al momento si troverebbe in Corea del Sud, Paese di cui è originaria. Precedentemente le autorità avevano affermato che i famigliari dei due piccoli si trovano in Asia.

La polizia neozelandese ha richiesto la collaborazione delle autorità sudcoreane e dell'Interpol per rintracciare una donna che sarebbe arrivata nel Paese dell'Asia Orientale qualche anno fa e che ha nazionalità neozelandese. La polizia ritiene inoltre che dati l'età e il precedente indirizzo della donna, potrebbe trattarsi della madre dei due bambini e «potrebbe avere legami con il caso».

Il ritrovamento dei corpi risale all'undici agosto, quando una famiglia, rientrata da un'asta in un magazzino, aveva aperto delle valigie acquistate e all'interno di due di queste erano spuntati i due corpi. L'autopsia ha rivelato che l'età dei due bambini si colloca tra i cinque e i dieci anni e che sono morti da almeno tre anni.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE