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REGNO UNITOCon 32 microchip in corpo, un biohacker paga solo con la mano

12.04.22 - 11:15
Un uomo si è fatto impiantare decine di circuiti integrati sottocutanei. «Più la tecnologia evolve, più ne colleziono»
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Fonte Ats
Con 32 microchip in corpo, un biohacker paga solo con la mano
Un uomo si è fatto impiantare decine di circuiti integrati sottocutanei. «Più la tecnologia evolve, più ne colleziono»

LONDRA - Ha 37 anni e 32 chip sotto la pelle, con uno di questi effettua pagamenti semplicemente avvicinando la mano a un lettore contactless. È la storia di Patrick Paumen, addetto alla sicurezza olandese che si definisce un biohacker, raccontata dalla BBC.

«Le reazioni che noto alla cassa non hanno prezzo» dice alla testata, spiegando che l'installazione di un chip sottocutaneo provoca lo stesso fastidio di un pizzico. La tecnologia che prevede l'impianto di microchip nel corpo umano non è più una novità da decenni, ma questo di Paumen tocca gli estremi. La BBC riporta però un sondaggio del 2021 condotto su 4'000 europei: ha evidenziato come il 51% degli intervistati prenderebbe in considerazione l'idea dell'installazione di un chip sotto pelle.

Paumen nel suo corpo ha impiantati anche chip per aprire le porte. «La tecnologia continua a evolversi, quindi continuo a collezionarne di più. Non vorrei vivere senza di loro», dice alla BBC aggiungendo di non avere preoccupazioni né per la sicurezza né per la privacy. «Gli impianti - spiega - contengono lo stesso tipo di tecnologia che le persone utilizzano quotidianamente. Dai telecomandi per aprire le porte, alle carte bancarie o quelle per il trasporto pubblico».

I chip di pagamento impiantati sono solo «un'estensione dell'Internet delle cose», un nuovo modo di connettere e scambiare dati, spiega Theodora Lau, esperta di tecnologia e fintech, coautrice del libro "Beyond Good: How Technology Is Leading A Business Driven Revolution". Ma la rapidità e la semplicità vanno soppesate con i rischi, soprattutto nel momento in cui i chip incorporati trasportano informazioni personali. «Quanto siamo disposti a pagare per la comodità? Dov'è la linea di confine tra privacy e sicurezza? Chi protegge l'infrastruttura critica?».

L'azienda anglo polacca Walletmor, una delle prime a rendere disponibili al grande pubblico questi sistemi, ha realizzato dei chip sottocutanei a uso umano che non arrivano al grammo di peso e che sono appena più grandi di un chicco di riso.

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