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Delitto del sottomarino, ritrovata la testa e le gambe della giornalista Kim Wall

I resti erano in un sacchetto. Restano vivi sia il mistero sulla morte che i sospetti sull'inventore Peter Madsen
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Delitto del sottomarino, ritrovata la testa e le gambe della giornalista Kim Wall
I resti erano in un sacchetto. Restano vivi sia il mistero sulla morte che i sospetti sull'inventore Peter Madsen
COPENHAGEN - È a circa due mesi dalla sua presunta uccisione che è stata ritrovata la testa mozzata della giornalista svedese Kim Wall. Come riferisce la polizia danese, il ritrovamento è avvenuto sabato. Oltre alla testa sono st...

COPENHAGEN - È a circa due mesi dalla sua presunta uccisione che è stata ritrovata la testa mozzata della giornalista svedese Kim Wall. Come riferisce la polizia danese, il ritrovamento è avvenuto sabato. Oltre alla testa sono state trovate anche altre parti del corpo della donna.

La giornalista era scomparsa dopo un'intervista all'inventore danese Peter Madsen, che doveva avvenire sul suo sottomarino in agosto. Madsen è sospettato di aver ucciso la 30enne, ma ad oggi continua a parlare di un incidente.

Della morte di Wall si era parlato molto sui giornali internazionali, perché da subito misteriosa e strana. La giornalista, che aveva lavorato per il New York Times, il Guardian e Vice, era scomparsa dopo essere salita a bordo del sottomarino privato di Madsen. Il sottomarino era affondato quella stessa notte. Il corpo mutilato della donna era stato poi ritrovato in mare giorni dopo. Madsen è stato fin da subito l’unico sospettato.

Stando al portavoce della polizia di Copenaghen, Jens Möller Jensen, la polizia ha rinvenuto una borsa con il vesti della giornalista scomparsa e un sacchetto con parti del corpo. «La scorsa notte, il nostro medico legale ha confermato che sono i resti di Kim Wall».

Il corpo di Wall era stato trovato undici giorni dopo la sua sparizione, senza testa e arti e con i polmoni perforati. L’autopsia aveva poi rivelato segni di accoltellamento sui genitali e sulla pancia di Wall, causati subito prima o subito dopo la morte. Madsen aveva prima negato un suo coinvolgimento nella scomparsa di Wall, ma alla fine aveva ammesso di averne causato involontariamente la morte rilasciando uno sportello per errore.

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