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Sempre meno bianca, è un'America che cambia pelle

STATI UNITISempre meno bianca, è un'America che cambia pelle

23.08.21 - 06:00
Negli Stati Uniti diminuisce la percentuale di caucasici mentre sono in crescita gli altri gruppi etnici
Depositphotos (foto d'archivio)
Sempre meno bianca, è un'America che cambia pelle
Negli Stati Uniti diminuisce la percentuale di caucasici mentre sono in crescita gli altri gruppi etnici

WASHINGTON D.C. - La popolazione americana diventa sempre meno bianca. Negli ultimi dieci anni il numero degli statunitensi caucasici è diminuito del 9%. Al contrario, sono aumentati gli altri gruppi etnici come afroamericani, ispanici e asiatici.

Secondo i dati dell’ultimo censimento, le persone di colore raggiungono il 43% della popolazione totale. Nel 2010 la percentuale era del 34%. Al momento la popolazione bianca non ispanica è ancora maggioranza negli Stati Uniti, con il 57%. Fanno però eccezione California, Hawaii, New Mexico, Porto Rico e Distretto di Columbia, ovvero la sede della capitale Washington.

Il trend è chiaro: il sorpasso è vicino. In realtà è già avvenuto tra i giovanissimi: gli americani non bianchi minorenni sono il 53%. Gli esperti concordano nel confermare che gli Stati Uniti continueranno gradualmente a diventare un paese sempre più variegato. Il sorpasso definitivo è atteso per il 2045: intorno a quel periodo gli Usa non saranno più una nazione a maggioranza bianca. Intanto, il totale dei residenti sul suolo americano è lievitato da 237 milioni a 261 nell’ultimo decennio. Giova ricordare l’anno di svolta, ovvero il 2011.

In quel periodo per la prima volta nacquero più bimbi di colore che bianchi. A contribuire, non solo l’indice più alto di natalità tra le minoranze, ma anche il fattore immigrazione. Ma non è tutto. Se la tendenza attuale dovesse continuare, entro il 2060 la popolazione ispanica e asiatica raddoppierà. Il fatto che la nazione sia molto più multirazziale di quanto misurato in passato, si tradurrà in significativi e graduali mutamenti anche politici.

A giovarne sarà effettivamente il partito democratico che tradizionalmente – salvo poche eccezioni - attrae maggiormente il voto dell’elettorato non bianco. I dati delle ultime due tornate elettorali presidenziali, ovvero quella del 2016 e quella del 2020, mostrano un quadro chiaro: il numero degli elettori ispanici, asiatici-americani e multirazziali è cresciuto, mentre quello degli elettori bianchi, è chiaramente diminuito.

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