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MONDOLe alterne fortune delle app di tracciamento (nel giorno di SwissCovid)

25.06.20 - 08:00
In Italia e Francia stentano, in Giappone c'è stato un grosso problema di bug.
KEYSTONE
Flop (per ora) per l'app di tracciamento francese StopCovid.
Flop (per ora) per l'app di tracciamento francese StopCovid.
Le alterne fortune delle app di tracciamento (nel giorno di SwissCovid)
In Italia e Francia stentano, in Giappone c'è stato un grosso problema di bug.

PARIGI - In Svizzera è il giorno del debutto ufficiale di SwissCovid, l'app di tracciamento dei contatti grazie alla quale si dovrebbe essere in grado di sapere se siamo venuti a contatto con qualcuno che ha contratto il coronavirus.

Altre applicazioni già lanciate in altri Paesi, che funzionano in modo assolutamente simile, stanno vivendo ore complicate. Abbiamo già riferito dei guai dell'app giapponese - bloccata a causa di alcuni bug - e sulla quale gli informatici nipponici sono al lavoro in vista del rilascio della versione riveduta e corretta, che avverrà nei prossimi giorni. In Francia è in funzione da tre settimane l'app StopCovid e il numero di segnalazioni ha sorpreso le autorità. Sono solamente 68, infatti, coloro che hanno ricevuto la notifica di essere risultati positivi al virus. «Devo ammettere che il numero, decisamente basso, ci ha sorpreso» ha ammesso il ministro per l'Economia digitale Cédric O, che spiega il risultato con la «debole prevalenza dell'epidemia» in Francia, dove il numero di decessi e nuovi positivi è in costante diminuzione.

Il problema con StopCovid, però, è a monte: è stata scaricata 1,8 milioni di volte dal 2 giugno a oggi, ma successivamente in 460mila hanno deciso di cancellarla dallo smartphone. Va decisamente meglio per l'app tedesca, che è stata scaricata oltre 10 milioni di volte. Un successo che si spiega con le «differenze culturali» tra i due popoli, sostiene O.

Infine c'è l'Italia, dove Immuni è in vigore sull'intero territorio nazionale da dieci giorni. È stata scaricata circa 3,5 milioni di volte (molto meno di quello che auspicano le autorità sanitarie) e il governo, per bocca della ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, ha spiegato che non si è ancora «entrati nel vivo della campagna di comunicazione». Senza peraltro indicare quando (e come) questa verrà intensificata.

Nel frattempo i due principali leader dell'opposizione di destra al governo Conte, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, hanno sparato a zero su Immuni. «Non l'ho scaricata e invito tutti a non scaricarla» afferma la leader di Fratelli d'Italia, sostenendo che esiste un problema di protezione dei dati personali, il «business più appetibile del mondo per le case farmaceutiche». Nonostante le svariate rassicurazioni sulla tutela dei dati personali, che sia il Garante italiano che vari esperti hanno diffuso.

Per il successo di tutte queste app, è stato più volte ribadito, è fondamentale che un numero molto rilevante di persone decidano di scaricarle e attivarle. In questo modo si dovrebbe dare una mano nel ridurre il numero di nuovi contagi.

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