Le proposte di risparmio per il 2027 pervenute da Berna vengono bocciate su tutta la linea. Gobbi: «Non siamo tutti come il Canton Zugo».
BELLINZONA - Le misure di risparmio di 2,7 miliardi di franchi previste dal Consiglio federale per il 2027 non sono andate giù al Ticino che le ha bocciate su tutta la linea. Al nostro Cantone - secondo quanto calcolato dal Consiglio di Stato - mancheranno infatti 40 milioni di franchi di sostegni economici diretti da parte della Confederazione, ai quali si dovranno aggiungere altri 15 milioni di mancato finanziamento a USI e SUPSI.
«Sono misure insostenibili che accrescono le disparità tra un cantone e l'altro e minano la coesione nazionale», si può leggere nella risposta di Bellinzona. «A Berna c’è un po questa idea sbagliata che i Cantoni stiano molto bene, perché magari tutti pensano al canton Zugo», ha tuonato ai microfoni della RSI, rincarando la dose il presidente del Governo Norman Gobbi. «Il Ticino però nella realtà è un cantone di frontiera, confrontato con dei compiti che dobbiamo gestire in maniera autonoma, proprio perché siamo anche una regione linguistica».
A Palazzo delle Orsoline, poi, si deplora il fatto che i cantoni non siano stati coinvolti a sufficienza nel mettere nero su bianco questo pacchetto di risparmio miliardario. «Queste proposte - conclude Gobbi - sono state calate dall’alto e non sono state condivise con la Conferenza dei governi cantonali, un modo di procedere che non possiamo sostenere».