Il gruppo ticinese ha discusso con la sua controparte cinese, e si è parlato anche di neutralità
PECHINO - Una delegazione di cinque membri del Partito Comunista, guidata da Massimiliano Ay, si trova a Pechino in questi giorni su invito del Dipartimento Internazionale del Partito Comunista Cinese.
Discutendo con la sua controparte cinese, la delegazione svizzera si è confrontata su temi quali la «sciagurata volontà del governo svizzero di abbandonare la neutralità», scrivono gli esponenti comunisti in un comunicato odierno.
«Benché la credibilità della nostra diplomazia sia in crisi a causa delle sanzioni alla Russia e delle paventate sanzioni alla stessa Cina, questa non è l’opinione della maggioranza del popolo svizzero che resisterà alle pressioni di UE e NATO», hanno spiegato i comunisti. D'altra parte, la controparte cinese «ha ribadito l’importanza di una de-escalation del conflitto e una mediazione che tenga conto delle esigenze di sicurezza di tutte le nazioni».
A Pechino, il gruppo guidato da Ay ha poi condotto riunioni e colloqui con lo scopo d'intensificare la cooperazione tra i due partiti e le relazioni multilaterali fra Berna, Bellinzona e Pechino. Colloqui hanno avuto luogo anche con l’Istituto del pensiero marxista dell’Accademia cinese delle scienze sociali.
Riceveranno anche finanziamenti da Pechino? E chi ha pagato il viaggio dei cinque?
Ora l'Ai si sentiirà più forte.....
Esponenti comunisti in visita in una dittatura, nulla di strano!
Ma chi si pensano di essere questi 5 trogloditi? Ma si rendono conto di cosa scrivono? Cosa centri la credibilità della diplomazia svizzera,... In tutti i casi non è in discussione la credibilità della nazione Svizzera . Speriamo che non si siano presentati come i portavoce del popolo svizzero. Interessante per contro , l'intensificazione dei rapporti fra Berna , Pechino e Bellinzona ( chissà se avevano una cartine per indicare dove siamo) Avremo uuna ricaduta positiva in campo sociale, dai colloqui con l’Istituto del pensiero marxista dell’Accademia cinese delle scienze sociali. Il consigliere federale Cassi , oltre alle rogne ordinarie da gestire ha anche la concorrenza interna ora.
bellissima foto: burocrati cinesi con decenni di esperienza alle spalle, e fortemente indottrinati, davanti a dei giovanotti ticinesi che vivono nella bambagi delirando sul comunismo e quanto sia bello un paese dove chi è contro allo status, finisce nel caso migliore a zappare i campi in un qualche centro di rieducazione. E il capo delegazione ticinese con una borsetta in pelle con laccetto a tracollo che nemmeno Fantozzi nei suoi periodi peggiori avrebbe messo. Mancavano solo i ssndaletti e le Birkenstock e il quadretto sarebbe stato completo. Ma fatemi il piacere: restate in Cina un annetto o due!
Perché non chiedete asilo politico? Qui mancherete a ben poca gente.
Bravi! Prossima tappa: Cremlino. A parlare col Putin
Rimanete in cina per il bene di tutti
Chiederà anche dei diritti umani ? No, non si può 😗circo
Cosa non si farebbe per una vacanza gratis. Una videoconferenza?
.....ma per favore......
.....ma per favore!!!!!