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Animali morenti, il caso sul tavolo del Consiglio di Stato

Una nuova interpellanza di Sara Beretta Piccoli e cofirmatari chiede al Governo di fare luce sul caso di maltrattamenti venuto alla luce nei giorni scorsi
Animali morenti, il caso sul tavolo del Consiglio di Stato
Una nuova interpellanza di Sara Beretta Piccoli e cofirmatari chiede al Governo di fare luce sul caso di maltrattamenti venuto alla luce nei giorni scorsi
BELLINZONA - Dal tavolo del Municipio a quello del Consiglio di Stato. La vicenda dei maltrattamenti animali portata alla luce negli scorsi giorni, che ha spinto l’Ufficio del veterinario cantonale a pronunciare un divieto nei confronti di un f...

BELLINZONA - Dal tavolo del Municipio a quello del Consiglio di Stato. La vicenda dei maltrattamenti animali portata alla luce negli scorsi giorni, che ha spinto l’Ufficio del veterinario cantonale a pronunciare un divieto nei confronti di un fattore di Dino, obbligandolo a cedere entro l’inizio della prossima settimana i suoi animali - in totale 32 tra asini e lama - è al centro di una nuova interpellanza interpartitica firmata da Sara Beretta Piccoli (prima firmataria), Raoul Ghisletta, Lara Filippini, Matteo Quadranti, Tiziano Galeazzi, Daniele Casalini, Germano Mattei e Maristella Patuzzi.

Al Governo i deputati chiedono in particolare quante sono e a quando risalgono le segnalazioni sul caso e per quale motivo l'Ufficio del veterinario cantonale sia venuto a conoscenza dei fatti «a mezzo stampa e non a seguito di preposti controlli», indicando pure la tipologia e la frequenza di questi ultimi e se essi siano o meno ritenuti adeguati a tutelare gli animali.

«Si pensa che gli standard per la tutela e la cura dei bovini, ovini, equini e camelidi nel cantone siano sufficienti?», chiedono inoltre Beretta Piccoli e cofirmatari, invitando il Consiglio di Stato a fare luce in materia di formazione e permessi necessari per detenere questa tipologia di animali.

Le domande dell'interpellanza:

    • Quando è giunta la prima segnalazione in merito al caso della Val Colla?
    • Quali e quanti animali sono detenuti dal proprietario in questione? Quanti gli animali morti nel corso degli anni?
    • Quanti debitamente “eliminati” con le usuali consone procedure?
    • Per quale motivo, considerando il ritrovamento di una carcassa (ossa), eventuali animali morti non sono stati debitamente “smaltiti”?
    • Quante altre segnalazioni sono giunte su questo caso?
    • Una volta presi i correttivi auspicati, chi controlla, (e con quali parametri) che venga rispettata la legge in merito?
    • Quanti, e che tipo di controlli vengono effettuati riguardo la gestione di questi particolari equini sul territorio cantonale?
    • Si ritiene che questi controlli, e le misure prese siano sufficienti a tutelare gli animali?
    • Per quale motivo l’ufficio del veterinario cantonale viene a conoscenza di questi fatti a mezzo stampa e non a seguito di preposti controlli?
    • Chi deve occuparsi di controllare queste misure?
    • Quali formazione e quali permessi devono possedere i detentori di questi animali?
    • Si pensa che gli standard per la tutela e la cura dei bovini, ovini, equini e camelidi nel cantone siano sufficienti?
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