11enne picchiato da un adulto
L'uomo, un 40enne, sarebbe intervenuto durante la lite tra suo figlio e un altro ragazzino di 11 anni, che è stato accompagnato in pronto soccorso
BIASCA - Episodio per nulla edificante quello accaduto giovedì sera, 5 novembre, in un quartiere residenziale di Biasca. Una lite tra due bimbi di 10 e 11 anni è degenerata in un pestaggio che ha visto protagonista il padre di uno dei due minori coinvolti nella zuffa. A subire la violenza dell'uomo, un quarantenne residente nella regione, è stato un bambino di 11 anni che frequenta la prima media.
E' questo, in sintesi, il fatto denunciato dai genitori del bambino che ha dovuto ricorrere, accompagnato dai genitori, alle cure mediche presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale San Giovanni di Bellinzona per dei lividi sul volto.
A riferire dell'episodio è stata la madre del bambino. Il minore, oltre alla violenza fisica, avrebbe subito insulti che la madre, che si trovava in casa nel momento dei fatti, ha definito "molto pesanti".
Stando al racconto della donna, il 40enne, alla vista del litigio tra i due bambini che avevano finito da poco la giornata di scuola, sarebbe intervenuto in difesa del figlio di 10 anni, alzando le mani nei confronti dell'undicenne.
"Mio figlio è stato schiaffeggiato e minacciato. Gli sono caduti gli occhiali e il suo telefonino si è rotto". Dopo l'episodio, consumatosi giovedì pomeriggio, poco dopo le 16.30, l'uomo si sarebbe allontanato a bordo della sua autovettura e, dopo mezz'ora sarebbe tornato nella zona in cui sono avvenuti i fatti. Al suo ritorno la pattuglia della polizia cantonale era già presente sul posto per raccogliere le informazioni necessarie riguardanti il caso. L'uomo, da come risulta dalla segnalazione di aggressione / violenza dell'Eoc, è stato segnalato d'ufficio al Procuratore pubblico. Infatti la prassi vuole che i casi di violenza esercitata nei confronti di minori di età inferiore di 16 anni, debbano venire segnalati d'ufficio.
Un caso che la madre del bambino finito al pronto soccorso spera che non si ripeta più: "Ho voluto rendere pubblico questo episodio affinché ci si ricordi che i bambini non si toccano, per nessun motivo".
Da parte sua, la polizia cantonale, che conferma l'intervento per un adulto passato alle vie di fatto nei confronti di un ragazzino, informa che gli accertamenti sul caso sono in corso.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!