La visita commovente: il video

Col cantante Luis Landrini si entra nel reparto pediatrico dell'ospedale San Giovanni: «Un po' di gioia per i bimbi che soffrono».
Col cantante Luis Landrini si entra nel reparto pediatrico dell'ospedale San Giovanni: «Un po' di gioia per i bimbi che soffrono».
BELLINZONA - Alcuni arrivano con i parenti nella saletta. Altri vengono accompagnati dalle infermiere direttamente col lettino. È un pomeriggio di dicembre. E al reparto pediatrico dell'Ospedale San Giovanni si sta per vivere un momento speciale.
L'ospite – I giovanissimi pazienti attendono l'ospite di giornata. Il cantante Luis Landrini che arriva emozionato. «Sono qui per regalare un po' di spensieratezza a chi sta vivendo un momento difficile», afferma.
Il reparto – Marta Roda Balzanini, vice caporeparto di pediatria, spiega: «Qui accudiamo pazienti che vanno dagli zero ai sedici anni, con varie patologie. Abbiamo in totale 25 posti letto, di cui sei per le cure intermedie neonatali e quattro per le cure intermedie pediatriche».
«Sono sensibile al tema» – Luis estrae la sua chitarra. Ha gli occhi lucidi. «Ho cinque nipoti. Li sto vedendo crescere. È normale che sia piuttosto sensibile alla tematica delle cure pediatriche. La musica può regalare momenti di gioia. Ho portato anche qualche dono».
Sofferenza – Sospira, il cantante di Giumaglio. «Certo, non risolverò i problemi di questi piccoli pazienti e delle loro famiglie. Ma tento di fare la mia parte per alleviare la sofferenza di questo periodo. Siamo vicini al Natale. E tutti vorrebbero essere sereni a Natale. Purtroppo a volte la vita ci mette di fronte a situazioni impreviste».
La mamma commossa – Si spazia dai brani di Ed Sheeran a quelli di James Blunt. La voce del cantante valmaggese sembra raggiungere il cuore dei presenti. Una mamma si commuove: «È davvero un bel momento. Mio figlio è qui ricoverato. Spero che questa musica gli dia forza».
Una ragazza coraggiosa – Incontriamo anche un'adolescente con un problema ai reni. Una ragazza coraggiosa che col sorriso dice: «È bello incontrare un cantante come Luis. Ti dà la possibilità di pensare a qualcosa che non sia la salute per qualche minuto. Oggi ad ascoltarlo sono venute anche mia mamma e mia nonna».
C'è chi è in isolamento – A un certo punto Luis deve spostarsi nel corridoio. Prende la chitarra e suona davanti a una porta. «Perché alcuni bambini hanno dei virus e sono contagiosi. Quindi non possono uscire dalla loro stanza. Vado io davanti alla loro porta e suono per loro. È qualcosa di davvero toccante».




