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CANTONEIl collettivo femminista attacca Bertoli: «Parole gravissime»

21.10.22 - 09:26
Oggetto di discussione le «affermazioni sessiste» sul caso dell'ex direttore di Lugano finito in manette
tipress
Il collettivo femminista attacca Bertoli: «Parole gravissime»
Oggetto di discussione le «affermazioni sessiste» sul caso dell'ex direttore di Lugano finito in manette

BELLINZONA - Un reato «grave, ma quanto meno non violento e che comporta un certo consenso». Queste parole, pronunciate dal Consigliere di Stato Manuele Bertoli in occasione del dibattito parlamentare sul caso dell’ex direttore di Lugano arrestato per atti sessuali con fanciulli, hanno suscitato «sdegno e sconcerto» tra le file del Collettivo femminista Io l’8 ogni giorno.

«Affermazioni gravissime - sottolineano le femministe in un comunicato stampa - che meritano di essere riportate e analizzate». Per il Collettivo, valutare la gravità di un reato di natura sessuale sulla base del «livello di violenza e coercizione messo in atto dall’autore per obbligare la vittima a subire le sue avances e i suoi abusi significa non aver capito nulla della realtà delle violenze sessuali».

Viene quindi ricordato il modus operandi nella maggioranza degli stupri (in Svizzera 1 donna su 10 ha già subito rapporti sessuali contro la sua volontà): «Non coincide con quello che è ancora oggi l’immaginario dominante di un’aggressione compiuta da uno sconosciuto, armato di coltello, nel buio di un parcheggio o nel fondo di un vicolo cieco, su di una vittima che cerca in tutti i modi di difendersi, anche a rischio della sua stessa vita». La maggior parte degli stupri, spiegano le femministe, sono commessi da uomini che la vittima conosce: «Ex-fidanzati, amici, colleghi, parenti». L’assenza di violenza fisica o di coercizione, sottolinea il Collettivo, «non rende dunque meno grave quanto accaduto».

In Svizzera qualsiasi bambina/o e ragazza/o con meno di 16 anni non può acconsentire a relazioni sessuali con persone che sono più grandi di loro di almeno tre anni. «Se il legislatore ha fissato un’età del consenso è proprio perché sa bene che gli strumenti, le “armi”, di cui possono fare uso gli aggressori e i pedofili con le loro vittime minorenni sono ben raramente i coltelli e le minacce, quanto piuttosto l’inganno, le lusinghe, le manipolazioni e la seduzione di giovani adolescenti ancora fragili nel loro cammino di costruzione personale. Per questo motivo non si può e non si deve definire come consenzienti le relazioni tra minori di 16 anni e persone più adulte di loro».

Insomma, per il Collettivo le parole di Bertoli sono gravi, «anche perché rivelatrici di quanto sia ancora diffusa una concezione arretrata e sessista delle violenze sessuali». A tal proposito "Io l’8 ogni giorno" ricorda la propria battaglia a favore di una modifica del Codice penale, con l’introduzione di una definizione di stupro fondata sul concetto di consenso (‘solo sì è sì’), che critica e si oppone all’attuale proposta in discussione a Berna, fondata invece sulla logica del “no è no”, ossia sulla presunzione di una disponibilità per default delle donne a qualsiasi atto sessuale, con qualsiasi persona e in qualsiasi momento.

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COMMENTI
 

Evry 1 anno fa su tio
E Lui continua a siuonare il piano con le orecchie tappate... vergogna

volabas56 1 anno fa su tio
Gia' in casi precedenti, si è visto un tentennare inamissibile da parte delle istituzioni. Scusanti e arrampicate sui vetri, per cercare di difendere l'indifendibile. Bertoli è ovvio che ci debba mettere la faccia , ma ha toppato su tutta la linea.

AD 1 anno fa su tio
Qualsiasi persona, ed esemplarmente in ambito educativo, e pure pubblico, sia che abusi nelle classi sia che perpetri violenze in privato dovrebbe essere sollevato dalle sue mansioni con effetto immediato e senza nessuna depenalizzazione. La gioventù necessita ogni tutela poiché siamo giunti a un tempo ben consapevole e maturo in cui è palese che danni hanno recato e recano tali situazioni. Quanto è successo è molto grave. Non c'è nessun Bertoli, o altri per esso, che può sminuire o svalutare tali azioni e comportamenti.

marco17 1 anno fa su tio
A differenza di questo collettivo anonimo, Bertoli almeno ci mette la faccia.

Gus 1 anno fa su tio
Prima del Collettivo femminista, la condanna di Bertoli è arrivata dalla gente comune. Bastava vedere su Facebook

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Gus
@Marco17 - Non sono anonimi: https://iolotto.ch/chi-siamo/

MrBlack 1 anno fa su tio
Cosa c’entra il sessismo…qui si parla dell’integrità di un minorenne quindi maschio o femmina non c’entra nulla. Sono loro a dimostrate di non avere capito nulla di nulla degli abusi su minori, differenziando tra maschi e femmine e dando l’idea che a loro interessa solamente difendere le vittime femmine. La colpa di Bertoli è di dare l’idea di relativizzare le colpe dell’ex direttore…e qui ha sbagliato ed era meglio che non facesse questo infelice commento….ma è ovvio che un reato sessuale perpetrato con violenza sarebbe più grave. O forse le pene previste non cambierebbero? Non sono un giurista ma credo che una differenza ci sia.

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a MrBlack
@MrBlack - Se leggi bene scrivono "Bambina/o". "In Svizzera qualsiasi bambina/o e ragazza/o con meno di 16 anni non può acconsentire a relazioni sessuali con persone che sono più grandi di loro di almeno tre anni." Probabilmente se c'è violenza si sommano altri reati.

Sarà 1 anno fa su tio
In questo caso c'è anche il fatto che il molestatore era il direttore. Posizione di autorità che mette la vittima in una situazione di una certa dipendenza.

MissKirova 1 anno fa su tio
Che sparisca da qualsiasi carica,sto essere inutile.

Righe76 1 anno fa su tio
Sono d’accordo per una volta con le femministe, non si può giudicare la gravità in base a certi canoni, in questo caso la colpa è semplicemente gravissima e non ci sono scuse, se la cosa non veniva a galla fino a dove si sarebbe spinto questo adulto? E noi genitori come facciamo a fidarci delle istituzioni se sminuiscono la gravità in base alla violenza? Il termine subdolo non va sottovalutato…

Afrodita 1 anno fa su tio
Ma gente desucupata 😡
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