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CANTONESberle e sculacciate ai bimbi. Perchè la Svizzera non fa nulla?

09.07.19 - 11:34
Al mondo sono 56 gli Stati ad aver adottato misure volte a vietare punizioni corporali a scopo educativo nei confronti dei bambini. In Svizzera, invece, è ancora tutto fermo
Sberle e sculacciate ai bimbi. Perchè la Svizzera non fa nulla?
Al mondo sono 56 gli Stati ad aver adottato misure volte a vietare punizioni corporali a scopo educativo nei confronti dei bambini. In Svizzera, invece, è ancora tutto fermo

VIOLENZA EDUCATIVA

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BELLINZONA - In Svizzera non esiste ancora una legge che proibisca le punizioni corporali nei confronti dei bambini. Lo ricorda la Fondazione della Svizzera italiana per l'Aiuto, il Sostegno e la Protezione dell'Infanzia (Aspi) che, alla luce di una modifica di legge adottata in Francia per vietare la violenza educativa ordinaria sui bambini (sculaccioni, schiaffi, orecchie e capelli tirati, strattoni, ma anche umiliazioni, insulti e derisioni), osserva come da questo punto di vista  in Svizzera sia ancora tutto fermo. La Confederazione, insieme all'Italia, rientrano infatti in quel ristretto gruppo di Paesi in Europa che non hanno ancora adottato leggi volte a proibire punizioni fisiche sui bambini. 

Un tema, quello della violenza educativa sui minori, che divide particolarmente i genitori. Se da una parte c'è chi sostiene che non vi sia nulla di male nell'utilizzo di maniere forti a scopo educativo, dall'altra non mancano genitori che condannano categoricamente queste pratiche. La questione è recentemente tornata d’attualità sui media e sui social della Svizzera Italiana, a seguito della vicenda delle sberle - riportata da Ticinonline -  che ha visto protagonisti degli adolescenti e una signora al Parco Ciani, a Lugano. L’Aspi sottolinea l’importanza di «un’educazione rispettosa, empatica e basata sulla relazione con il bambino», ricordando poi «l’inefficacia e gli effetti dannosi dell’uso di punizioni corporali nell'educazione dei figli» ed esortando quindi la Svizzera ad agire in tal senso per «promuovere l’inserimento di un articolo di legge che vieti tali pratiche».

 

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COMMENTI
 

pillola rossa 4 anni fa su tio
La legge va fatta, non foss'altro che per quelle "culture" che crescono i figli con la violenza.

Bayron 4 anni fa su tio
Quando ci vuole... ci vuole!!!

Tato50 4 anni fa su tio
Adesso che arrivi anche la "Confederella" a legiferare su come devo crescere i miei figli.... Visto come lavorano certi politici forse una qualche sberla o una pedata dove non batte il sole sarebbe stata salutare- ; )))

Bayron 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Condivido e non dimentichiamoci del battipanni in vimini!!

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a Bayron
Grazie-;)) Non dico che la violenza la debba fare da padrone in un famiglia, ma che mi si venga ad insegnare come crescere un figlio non prendo lezioni da nessuno. Con mia moglie abbiamo "allevato" due figlie, qualche sculacciata se la sono beccata ma sono cresciute oneste e rispettose senza darmi nessun problema. In Francia c'è la legge e tutto funziona a dovere? Forse qualche sberla doveva prenderla il Presidente Marscion, che è sempre in tempo a beccarsela dai "gilet gialli " -;)))

anndo76 4 anni fa su tio
sono contro la violenza e non la sberla educativa. Penso che nell'era moderna faccia molto piu' male essere feriti con parole ,gesti o indifferenza che una sberla educativa....

miba 4 anni fa su tio
Ci risiamo... Qualche psicologo mancato e qualche pseudo psichiatra dalle teorie liberali, alias lasciare sempre esprimere la loro creatività......

pillola rossa 4 anni fa su tio
Più si conoscono i bambini e meno c'è necessità di ricorrere alle maniere forti. Ovviamente ci vuole anche una profonda conoscenza di sé.

prezzemolo 4 anni fa su tio
Una premessa per la redazione: l'Europa non ha 56 stati. Questi sono riferiti al mondo. Con il doveroso distinguo tra sculacciata/sberletto e dare le botte, sono anche io dell'idea che ci sono circostanze dove le parole non funzionano. In quei momenti occorre mettere un punto esclamativo e non lo smile. Io rientro tra quei quasi 50enni che ringraziano i genitori per l'educazione data. Inutile dire che vi sono stati episodi dove la sberla é arrivata...

Ecthelion 4 anni fa su tio
Non è necessaria nessuna legge in più. Una sberletta educativa è permessa, maltrattamenti sono puniti. Non serve altro.

Svizzera87<3 4 anni fa su tio
Le sculacciate sono una cosa, le percosse un’altra! Ancora in tanti non capiscono la differenza!

Meno 4 anni fa su tio
Risposta a Svizzera87<3
Purtroppo fra questi tanti che non capiscono la differenza ci sono anche genitori..

Pippo70 4 anni fa su tio
Non confondiamo violenza, botte e quant’ altro con una sculacciata o un ceffone, dati al momento giusto valgono quel che dice Niko Storni. Se invece sono lo sfogo frequente di certi genitori allora c’è un problema!

Meno 4 anni fa su tio
C'è violenza e violenza... le sberle e sculacciate le hanno prese in tanti e ci potrebbero stare... il problema è piuttosto quando diventano botte (che comunque fanno più male psicologicamente che fisicamente). Allora li forse inizi a pensare se la violenza viene usata più come sfogo del genitore piuttosto che per educazione. Purtroppo esistono entrambi i casi

bobà 4 anni fa su tio
Mi sembra che il sondaggio indichi bene la via da seguire. Quindi piantiamola con ste' frigne
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