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CANTONE«Su Nussbaumer solo fake news»

26.02.19 - 13:54
La difesa chiede la piena assoluzione per il medico di Gravesano. La sentenza sarà comunicata il prossimo lunedì 4 marzo
Tipress
«Su Nussbaumer solo fake news»
La difesa chiede la piena assoluzione per il medico di Gravesano. La sentenza sarà comunicata il prossimo lunedì 4 marzo

BELLINZONA - Tanto rumore per nulla: il dottor Nussbaumer è stato definito come un torturatore di animali sulla base «di fotografie che non dimostrano nulla». Così l’avvocato Rossano Bervini difende il medico settantenne di Gravesano. E chiede che sia prosciolto da tutti i reati.

Innanzi tutto da quello di maltrattamento di animali: «Sono diversi i testimoni che sostengono che il dottor Nussbaumer non ha mai commesso un atto del genere» afferma il legale, sottolineando che gli animali non sono nemmeno mai stati trascurati. «Un animale morto può essere morto in mille modi, non si può dire che dietro ci sia un maltrattamento: è una fake news».

E l’avvocato ribadisce quindi che si tratta piuttosto di un complotto ai danni dell’imputato. Un complotto che sarebbe partito anche da quelle fotografie diffuse dalla stampa, scaturendo poi la denuncia penale. Ma che già mesi prima dello scandalo stava prendendo forma con incontri tra privati cittadini e autorità.

«Chiamato a curare le persone» - Si chiede il proscioglimento anche dall’infrazione della legge sugli stupefacenti, in quanto «il dottor Nussbaumer va per la sua strada perché ritiene che nella sua professione è chiamato a curare le persone, non a trattarle come clienti». Ed è così che giustifica la somministrazione di dosaggi troppo elevati di determinate sostanze. Ma il vero punto della questione, conclude quindi il legale, non è il dosaggio bensì la mancanza di un’autorizzazione. «La realtà umana è che lui si occupa dei suoi pazienti e li vuole curare al meglio» conclude.

La parola all’imputato - Al termine del dibattimento Nussbaumer prende la parola, dicendo che «il problema è che io do molto fastidio». E aggiunge: «Hanno voluto sotterrarmi, ma non si sono accorti che ho un seguito», annunciando la prossima pubblicazione del libro “Rivoluzione della medicina”.

Il procuratore pubblico Arturo Garzoni, non presente in aula, propone una pena pecuniaria sospesa. La Corte, presieduta dal giudice Siro Quadri, comunicherà la sentenza il prossimo lunedì 4 marzo alle 16.30.

 

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