Un cittadino patrizio di Gordola si lamenta in merito alla decisione della commissione speciale per la pianificazione del territorio che non prevede alcun nuovo impianto per il Locarnese
GORDOLA - Un nuovo impianto per lo smaltimento dei rifiuti nel Locarnese non è necessario. È la conclusione a cui è giunta - come riferisce La Regione - la commissione speciale per la pianificazione del territorio, chiamata a esprimersi sul Piano di utilizzazione cantonale del Parco del Piano di Magadino.
Al Piazzante, dunque, non sorgerà alcun nuovo impianto. Il Governo viene invitato a trovare una soluzione alternativa, mentre l’attività della Compodino Sa si ritiene debba cessare «entro e non oltre 5 anni con una dismissione graduale dell’attività e la conseguente bonifica dell’area».
Una decisione che farà arrabbiare molti, considerato che - oltre alle puzze - sono trent’anni che l’impianto di compostaggio opera senza licenza edilizia in zona agricola e non industriale.
Tra “gli indignati” Oswaldo Codiga, scrittore cittadino patrizio di Gordola, che si è rivolto con una lettera ad alcuni politici e agli uffici cantonali: «Ecco come si fa a prendere letteralmente per i fondelli gli abitanti, si permette a una ditta abusiva di continuare per altri 5 anni (che, conoscendo i "modi" e soprattutto i "tempi" politici sicuramente diventeranno molti di più) a operare ancora e sempre contro legge disturbando una buona parte della popolazione». «Cosa si può fare per far rientrare lo Stato del Canton Ticino nei parametri della legge? - chiede provocatoriamente -. Magari una bella rivoluzione contro lo stesso Stato?».