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LUGANOValorizzazione dell’ex Macello: verso il concorso di architettura

29.08.18 - 16:09
Presentato il relativo messaggio municipale, con una richiesta di un credito di 450’000 franchi
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Valorizzazione dell’ex Macello: verso il concorso di architettura
Presentato il relativo messaggio municipale, con una richiesta di un credito di 450’000 franchi

LUGANO - Tempo libero, eventi e cultura: il comparto dell’ex Macello di Lugano si prepara a diventare un’agorà della cultura popolare. Poco fa l’Esecutivo comunale ha infatti presentato il messaggio per l’organizzazione del relativo concorso internazionale di architettura. La richiesta di credito ammonta a 450’000 franchi. «Questo è soltanto un primo passo per la concretizzazione del progetto» ha detto il sindaco Marco Borradori.

Concorso e Piano regolatore - «Lo scopo di questo messaggio è di poter partire con la progettazione» ha spiegato la municipale Cristina Zanini Barzaghi, capodicastero Immobili. Contemporaneamente al concorso sarà inoltre avviata una procedura per l’adozione di una variante al Piano regolatore necessaria a sviluppare il progetto e ad accogliere i nuovi contenuti proposti (si tratta di spazi per manifestazioni ed eventi, ma anche di attività di coworking e costudying, ristorazione e caffè letterario).

Il progetto - L’intenzione della Città, come illustrato lo scorso aprile in un incontro con la stampa, è di trasformare l’area in «uno spazio vivo, vivace e permeabile, fortemente luganese ma di respiro internazionale, in cui tempo libero e cultura si intreccino costantemente». Un progetto che richiederà un investimento complessivo di circa 26,5 milioni di franchi (almeno la metà per l’edificazione degli alloggi per studenti).

La tempistica - Per arrivare al cantiere si prevedono almeno tre-quattro anni. «Ora il messaggio passerà al consiglio comunale - ha detto Zanini Barzaghi - poi per il concorso ci vorranno almeno sei mesi». Il vicesindaco Michele Bertini ha sottolineato che «per la prima volta che c’è una decisione formale presentata al Legislativo che stabilisce un orizzonte temporale».

La posizione dell’autogestione - La proposta per la conversione e la valorizzazione del comparto non piace comunque al Centro sociale autogestito Il Molino, che da oltre vent’anni negli spazi dell’ex Macello porta avanti un progetto anche culturale. In una recente presa di posizione il Centro sociale definiva infatti la trasformazione come «una pseudo fotocopia ufficiale, legalizzata e di haute gamme di quello che già avviene settimanalmente e gratuitamente o quasi negli spazi del Molino».

«C’è tempo per una soluzione» - Oggi il Municipio ha comunque ribadito che non è previsto spazio per l’autogestione. «Ci sarà comunque tempo a sufficienza per trovare una soluzione con il Molino» ha concluso la municipale Zanini Barzaghi.

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COMMENTI
 

Tenderloin 5 anni fa su tio
Il progetto sembra bello interessante ma ci sono dei ma,.... 1) In poco tempo si è arrivati con questo progetto e con addirittura la possibilità di investire ben 26,5 milioni di franchi quando da anni la città aspetta passi in avanti verso il polo sportivo e il nuovo campo marzio. Ci sono priorità, ma se sono in grado di portare avanti tutti questi progetti assieme ben venga. 2) Ora c'é il progetto ma son curioso di sapere quale saranno le alternative per il Centro Sociale Autogestito. Forse il futuro non sarà al Macello, ma un futuro deve averlo. Considerato che ci sono anche altre realtà luganesi che da anni cercano spazi per proporre attività culturali come mostre, concerti, atelier, sale prove per gruppi musicali e molto altro e che magari hanno tutti solo soluzione temporanee, credo che l'ideale sarebbe trovare una soluzione per tutti. Con il CSOA il municipio ha una bella gatta da pelare, ma almeno con una soluzione valida per loro magari riesce a far contenti tutti trovando un area in cui possano trovare futuro più realtà. Un po' utopistico...ma perchè non crederci ora che si presenta l'occasione?

Um999 5 anni fa su tio
Da oltre vent’anni portano avanti un progetto culturale, quale? Come vivere da barboni?

cle72 5 anni fa su tio
Risposta a Um999
Perché vivere senza giacca e cravatta vuol dire essere barboni? Io vivo in giacca e cravatta e ti posso assicurare che c'è tanta gente che veste così ed è più barbone di altri. RicordatI che nel mondo le guerre le fanno i ricchi e i potenti. Da più giovane ho fatto qualche serata al molino originale da cui il nome e ti dirò ho sempre assistito a concerti o altro dal vivo conoscendo tante persone vere e sincere. Avere ideali diversi non vuol dire essere barboni o quant'altro. EscI dalla tua zona confort apriti al mondo essere vivi e lascia vivere. Chi giudica e perché è il primo a non star bene con se stesso.

siska 5 anni fa su tio
Risposta a cle72
cle72, fantastico come hai risposto:) buonissimo pensiero..

Um999 5 anni fa su tio
Risposta a cle72
Se si toccano gli alternativi, la sinistra anticonformista e la linea free o semplicemente non si condividono alcuni modi di vita si viene additati come da che non vivo bene con il mio io. Conosco forse a differenza tua molto bene il sottobosco di tale realtà di Lugano e ti posso provare che la situazione non è così idilliaca come la hai illustrato tu (soltanto perché hai assistito a qualche evento culturale, così come viene definito). Naturalmente mi tocca ricordarti che le guerre esistono da quando esiste l’uomo e il benessere più o meno che tu hai o che noi tutti abbiamo su questa patria chiamata Svizzera è la risultante di anni e anni di guerre, battaglie e conquiste. Poi si può solo sputare nel piatto dove si mangia a te o meglio a lei la scelta, poi se si vogliono fare gli alternativi su un territorio che di per sé non lo è per natura stessa, be allora bisogna accettare che si viene additato per diversi. In ultimo queste persone come vivono? Consiglio un minimo di attenzione e attendibilità nella risposta ... grazie comunque.

cle72 5 anni fa su tio
Risposta a Um999
Chi ti dà o le da il diritto di scrivere che il territorio per natura non può essere alternativo per natura? La natura è la libertà stessa siamo noi che abbiamo messo delle restrizioni noi e visto che la citi la politica...Cosa che io non ho tirato in ballo. Ho parlato di persone valori onestà valori che per me contano più di altre cose. A Zurigo l autogestione esiste e si convive senza alcun problema ma in Ticino questa non la si vuole difatti siamo anni luce indietro su tutti i livelli. Per precisare il sottobosco c'è ovunque ma in altri ambiti quano viene scoperto fa più danni economici ecc ecc. Il mio messaggio non era in difesa di questi o altri precisato. Il tuo solo offensivo verso persone libere e che non fanuoce male a nessuno anzi molti di loro lavolano in ambiti sociali conosco questi personalmente uno e mio nipote! Bravissimo rarazzo con la testa sulle spalle alternativo si è allora? Vedi la conosco la realtà meglio di te o lei. Grazie.

mgmb 5 anni fa su tio
Bisognerebbe chiedere per una settimana le ruspe a Salvini.
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