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SESSA

Ecco il tugurio in cui vive l’infiltrato alla clinica di Novaggio

Si spacciava per tecnico della manutenzione della struttura in modo da potersi lavare e nutrire. Il 30enne abita in una catapecchia nei boschi malcantonesi. Guarda le foto  
Tio/20minuti
Ecco il tugurio in cui vive l’infiltrato alla clinica di Novaggio
Si spacciava per tecnico della manutenzione della struttura in modo da potersi lavare e nutrire. Il 30enne abita in una catapecchia nei boschi malcantonesi. Guarda le foto  
SESSA – Un tugurio nei boschi di Sessa, nella zona della frazione Beredino. Ecco dove vive il 30enne finito sotto la lente di Tio/ 20 Minuti per essersi travestito da operaio della manutenzione ed essersi aggirato per diversi giorni all’inte...

SESSA – Un tugurio nei boschi di Sessa, nella zona della frazione Beredino. Ecco dove vive il 30enne finito sotto la lente di Tio/ 20 Minuti per essersi travestito da operaio della manutenzione ed essersi aggirato per diversi giorni all’interno della clinica di Novaggio, con lo scopo di lavarsi e nutrirsi. Una storia, forse, di grave disagio sociale. Il giovane vive, infatti, in condizioni pietose. In una catapecchia costruita con assi pericolanti.

 Il segretario comunale – «Non lo conosciamo. Abita in una capanna abusiva, senza alcun permesso edile». Questo, in sintesi, racconta il segretario comunale di Sessa. «Dorme in quel posto diroccato – aggiunge –. C’è da avere paura che crolli da un momento all’altro». 

Una persona gentile – In realtà tra gli abitanti del piccolo villaggio malcantonese c’è chi, il 30enne italiano, lo ha incontrato più volte. «È venuto da noi a comprare il formaggio – ricorda una signora –. Era gentile, educato, parlava tanto. Una volta gli abbiamo pure dato una scatola di sugo. Sapevamo che abitava in quella capanna. Non ci ha mai spiegato le ragioni di questa sua situazione».  

Una storia misteriosa – In quella catapecchia, per alcuni anni, aveva trascorso il suo tempo un artista giurassiano.  Al momento non si sa come il 30enne sia finito proprio lì. In paese c’è chi ipotizza una storia di grande povertà. Altri sussurrano di una fuga dall’Italia, alla ricerca di un futuro migliore. Altri ancora parlano di possibile scelta di vita. 

La polizia non molla – «Vogliamo vederci chiaro – sottolinea Graziano Ballinari, vicecomandante della polizia intercomunale Malcantone Ovest –. Dopo essere intervenuti alla clinica di Novaggio, ci siamo promessi di analizzare la situazione di questo giovane uomo. Non è normale che una persona viva così. Se è in difficoltà, va aiutato. Siamo anche pronti a cercare soluzioni per lui, magari contattando i suoi parenti in Italia».

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