Un trentenne si aggirava da giorni tra le mura della struttura. A fermarlo è stata la polizia. La sua sembra essere una storia di forte disagio sociale
NOVAGGIO – Da alcuni giorni si aggirava tra i corridoi della clinica di riabilitazione di Novaggio. Un trentenne fingeva di essere un operaio della struttura, gestita dall'Ente ospedaliero cantonale (EOC). Per “mimetizzarsi” si avvaleva di una divisa indossata solitamente dal personale del servizio di manutenzione. Fino all'intervento della polizia intercomunale Malcantone Ovest. Il giovane uomo, nella giornata di venerdì, è stato fermato e allontanato dagli agenti.
Vive in una catapecchia – Sembrerebbe esserci una storia di grave disagio sociale dietro all'episodio di Novaggio. Il trentenne, cittadino italiano, vivrebbe in una catapecchia situata in territorio di Sessa. L'uomo non avrebbe un lavoro. E avrebbe escogitato questo stratagemma per potersi lavare e potere mangiare qualcosa.
La voce dell'EOC – «Le nostre strutture sanitarie sono aperte al pubblico – evidenzia Mariano Masserini, responsabile della comunicazione dell'EOC – è chiaro dunque che non possiamo impedire alla gente di entrare e uscire. Per evitare che simili episodi accadano di nuovo, intensificheremo i controlli in futuro. Il trentenne, va comunque specificato, non ha mai causato alcun problema all'interno della clinica. La divisa? Al momento non sappiamo come se la sia procurata».
Si stava facendo la doccia – A dare l'allarme, sarebbe stato un addetto del servizio manutenzione, notando quel nuovo "strano" collega. «Nel momento in cui siamo intervenuti – spiega Graziano Ballinari, vicecomandante della polizia intercomunale Malcantone Ovest – il giovane uomo si stava facendo una doccia. Non ha opposto resistenza di fronte agli agenti. Gli abbiamo consegnato una diffida. Non potrà più entrare nella struttura».
Pulito, ma in difficoltà – La vicenda, tuttavia, non termina qui. «Stiamo facendo accertamenti sulle condizioni del ragazzo – precisa Ballinari – quello che possiamo dire è che non risultano reati penali a suo carico finora. È una persona pulita». Pulita, ma in grosse difficoltà. Anche per questo il Comune di Sessa, luogo in cui il trentenne vivrebbe, sta seguendo il caso da vicino.