Allarme frana: è sempre emergenza per gli abitanti di via Cecchino e via Montecucco. Il sindaco Vignuta: «Potrebbero volerci mesi per tornare alla tranquillità»
GORDOLA – A Gordola l’allarme frana è tutt’altro che rientrato. Dalle sponde del riale Carcale potrebbero staccarsi ancora tra i 3.000 e i 5.000 metri cubi di materiale. A confermarlo è il sindaco Damiano Vignuta. «Il sistema di monitoraggio messo in atto – sottolinea – ci ha indicato che c’è ancora parecchio materiale in movimento. L’area interessata dallo smottamento è più ampia di quanto si pensava inizialmente».
Sotto stretta osservazione – Negli scorsi giorni dalla montagna si erano già staccati oltre 2.000 metri cubi di terra, rocce e fango. L’area residenziale tra via Cecchino e via Montecucco resta sotto stretta osservazione. Una ventina le abitazioni interessate, tra cui alcune case di vacanza. «Nella serata di giovedì – dice il sindaco – abbiamo incontrato gli abitanti della zona coinvolta. C’era parecchia curiosità. La gente voleva sapere come fare fronte ai disagi venutisi a creare. Al momento non sono previste evacuazioni».
Giorni difficili – Sono settimane di apprensione per gli abitanti di via Cecchino e via Montecucco. I primi scoscendimenti risalgono ormai al 26 aprile. E ora i tempi rischiano di dilatarsi a dismisura. «Purtroppo – commenta Vignuta – dipendiamo anche dalle dinamiche della natura. Bisognerà avere pazienza. Potrebbero volerci mesi per tornare a una situazione definitivamente tranquilla».