Il dato dell'Ustat: partenze raddoppiate dal 2009. L'esperto dell'Usi: «Effetto della crisi, ma anche della digitalizzazione».
BELLINZONA. Partire a 20 anni è un conto. Con la voglia di esplorare e anche, sotto sotto, di ritornare un giorno a casa (chi può dirlo?). Ma per i“forse” e i “chissà” non c'è più spazio a 40 anni suonati. Nemmeno nelle statistiche. Secondo i dati dell'Ustat, negli ultimi anni il numero dei ticinesi che hanno lasciato il Cantone per trasferirsi oltre Gottardo o all'estero è aumentato del 70 per cento. La sorpresa: in termini percentuali l'aumento è stato molto più marcato tra i 40-50enni che nel resto della popolazione.
I dati - I numeri elaborati dall'Ufficio cantonale di statistica per tio.ch/20minuti (su dati Statpop) parlano chiaro: se nel 2001 i 40-50enni trasferitisi fuori Cantone sono stati 573, l'anno scorso la cifra è salita a 1269 (+121 per cento). L'aumento più considerevole si è avuto dall'inizio della crisi, nel 2008, quando le partenze erano ancora “solo” 720.
«Crisi e digitalizzazione» - Dai numeri, precisa Matteo Borioli dell'Ustat, «non è possibile distinguere tra chi è partito per lavoro e chi lo ha fatto per altri motivi» ma la conclusione è evidente e un'interpretazione la dà Moreno Baruffini, ricercatore dell'Osservatorio dinamiche economiche (O-de) dell'Usi. «I lavoratori più avanti con l'età spesso fanno più fatica a re-inserirsi nel mondo del lavoro. La crisi e la digitalizzazione hanno cambiato molte cose» spiega l'esperto.
Senza lavoro - «In Ticino, a fronte di livelli di disoccupazione stabili e sotto controllo, negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento della quota di disoccupati in età avanzata» osserva il ricercatore. Secondo un recente studio dell'O-de gli over 55 erano il 23 per cento dei disoccupati di lungo corso nel 2010 in Ticino: nel 2016 sono saliti al 30 per cento. «Più si avvicina l'età pensionabile – conclude Baruffini – meno la gente è disposta a trasferirsi altrove in cerca di lavoro. È comprensibile». Per la generazione di mezzo, lontana dai Millennials come dalla pensione, fare le valigie resta invece, spesso, l'unica possibilità.