Starbucks, nessuna apertura in Ticino

Smentite le voci che parlavano di un arrivo in città della multinazionale dei caffé: "Per il Ticino nessun progetto di apertura"
LUGANO - "No, per il Ticino non abbiamo nessun progetto di apertura di uno Starbucks". Non lascia speranze Reto Zangerl, protavoce della multinazionale del caffé in merito alla notizia secondo cui Starbucks avrebbe valicato le Alpi per aprire un caffé anche in Ticino nei prossimi due anni. "No no! - ha precisato Zangerl. Bisognerà ancora aspettare..."
Sul Giornale del Popolo di ieri si leggeva di un'apertura della multinazionale in Ticino e dell'interesse e della curiosità che suscita Starbucks nel nostro cantone. Dei ticinesi hanno addirittura aperto un sito Facebook che chiede uno Starbucks a Lugano. Sono oltre 900 gli iscritti che ci sperano, ma invano. "Si potrebbe immaginare - precisa Zangerl - che nei prossimi anni potrebbe aprire in Ticino uno Starbucks, ma di concreto non c'è ancora nulla. In tutti i casi sicuramente non nei prossimi due anni".
Una precisazione che deluderà anche quei ristoratori o proprietari immobiliari interessati al business: "Starbucks però non lavora in franchising - ha spiegato Zangerl - e le attività vengono gestite direttamente da Starbucks".
Il Ticino, in tutti i casi, quanto potrebbe essere potenzialmente attrattivo per gli affari di Starbucks? "Finora, che io sappia, studi o sondaggi specifici non ne sono stati fatti".
D'altronde, se anche per il Ticino vale il discorso fatto per l'Italia da Howard Schultz, ad della società, che spiegò in un'intervista che nella penisola non si è abituati a bersi il caffé nella tazza di cartone mentre si cammina o si è in macchina questo ci può far capire come mai in Svizzera esistono 44 punti vendita, mentre da noi neppure uno.
p.d'a.
Foto d'apertura: Archivio Keystone



