La famiglia del ragazzo morto nell'incidente stradale, investito da un poliziotto con tasso alcolemico elevato, chiede a tutti coloro che erano al corrente delle abitudini dell'agente di farsi avanti
PEDRINATE - La famiglia di Enrico Codoni, il ragazzo morto nell'incidente avvenuto il 3 agosto a Pedrinate a seguito ad uno scontro frontale con un sottufficiale di polizia al quale era stato riscontrato un tasso alcolemico elevato, lancia un appello e chiede a tuti coloro che erano al corrente delle abitudini del poliziotto di farsi avanti e parlare. Ieri si è svolta una conferenza stampa e il legale della famiglia Codoni, Marco Frigerio ha sottolineato che "la propensione all’alcol dell’agente di polizia era nota nella regione" e quindi tutti coloro "che sapevano e che avevano ritenuto - a seguito dell’incidente - di segnalare il comportamento dell'agente a fare un passo avanti e chiamare la famiglia".
"Non c’è nessuna volontà di infierire sul protagonista di questo incidente» ha spiegato il legale della famiglia Codoni "ma lo scopo è soprattutto quello di evitare che, in futuro, tragiche circostanze analoghe, possano ripetersi".