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A caccia dei diari del Duce: ecco una pagina del prezioso documento

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A caccia dei diari del Duce: ecco una pagina del prezioso documento
LUGANO - I diari del Duce, quelli autentici, pare proprio siano quelli scovati in Ticino e probabilmente vagano da decenni da un caveau di una banca all'altro. Da qualche giorno "scottano" davvero e migliaia sono le parole dette e scritte sull'e...

LUGANO - I diari del Duce, quelli autentici, pare proprio siano quelli scovati in Ticino e probabilmente vagano da decenni da un caveau di una banca all'altro. Da qualche giorno "scottano" davvero e migliaia sono le parole dette e scritte sull'esistenza e l’autenticità di questi documenti storici.

Il senatore di Forza Italia - e braccio destro di Berlusconi - Marcello Dell'Utri, che ha dichiarato di aver visionato a Bellinzona la scorsa estate i cinque manoscritti in qualità di interessato all'acquisto, dice di esserne praticamente già in possesso. Non solo. Se l'ennesima perizia calligrafica risultasse positiva, sostiene Dell’Utri, entro un anno i diari di Mussolini si potranno acquistare tranquillamente in libreria, in edizioni Mondadori (la casa editrice di Berlusconi, ndr.).

E così TicinOnline, vista la quantità di informazioni contrastanti circolate in questi giorni,  ha deciso di indossare i panni di Sherlock Holmes e di andare alla caccia dei preziosi diari. 

Investigatori a caccia dei diari
 
Giacca e cravatta, auto di lusso, autista e con segretaria al seguito, ci siamo dunque spacciati per dei facoltosi personaggi interessati all'acquisto dei diari. 

Per quattro giorni abbiamo girovagato tra un ciarlatano e l'altro e ieri ci siamo trovati davanti all'ennesimo personaggio spacciatosi per rappresentante/procuratore degli attuali proprietari. Questa volta, però, il dubbioso personaggio aveva con sé qualche cosa in più degli altri: alcune fotocopie dei diari, le stesse in mano a Marcello Dell'Utri, oltre a certificati di perizie non originali. Ma la sorpresa è stata doppia: il personaggio in questione ci ha infatti rivelato la sua totale disponibilità nel trattare l'affare, sostenendo che fino ad ora nessuno aveva ancora acquistato gli originali, né mostrato un serio interesse all'acquisto.

TicinOnline viene così in possesso di fotocopie dei diari (vedi documento allegato, ndr) e può visionare varie cartelle di documentazione ed autorevoli perizie calligrafiche, le quali confermano che la mano è proprio quella di Benito Mussolini.

Dove sta la verità, tra ipotesi e domande?
 
Impossibile però, a questo stato della trattativa, vedere gli originali e meno ancora parlare di prezzo. Alla nostra domanda "...ma Dell'Ultri non ha già acquistato i diritti?", ci è stato risposto un secco e chiaro: "No!".

Questa fase della nostra indagine ci porta a porci una prima domanda:  è Dell'Utri che racconta frottole in giro per l’Italia dicendo di aver praticamente già acquisito i documenti, oppure sono i rappresentati dei proprietari che stanno facendo i furbi?

Le ipotesi a questo punto potrebbero essere due. La prima: i nostri interlocutori ci stanno mentendo e forse sono semplicemente intenzionati ad usarci per rialzare il prezzo o creare maggior nebbia attorno alla vicenda. Insomma: si sente odore di truffa. Ed in questo caso, quindi, Dell'Utri è davvero già in possesso dei diari.

L'altra ipotesi è che i nostri interlocutori dicano la verità. Quindi, Dell’Utri non ha in mano ancora nulla. Insomma:  le sue dichiarazioni di questi giorni sono semplicemente una campagna pubblicitaria in vista della vendita dei cinque volumi (verosimilmente dei best seller, ndr.). Oppure si potrebbe pensare che Dell’Utri in realtà stia pubblicamente architettando un vero e proprio ricatto politico, in maniera machiavellica, alla sinistra attualmente al potere in Italia.

Seguendo quest’ultima ipotesi, apriamo ora una parentesi. Che i diari, una volta confermata definitivamente l’autenticità, possano cambiare o modificare i libri di storia scritti dal dopo guerra ad oggi è verosimile. A dirlo sono le anticipazioni lette in questi giorni. E questa nuova luce sul Duce potrebbe far male anche, e soprattutto, alla sinistra italiana e rivalutare la destra fascista. 

E anche l'agitazione del Ministero degli Interni, l'Archivio di Stato italiano - con Francesco Rutelli in prima fila - fa pensare.

Diari da 5 milioni di euro
 
Voltiamo pagina. In questi giorni TicinOnline ha anche incontrato un esperto del settore;  un commerciante che da anni scandaglia il mercato alla ricerca di prodotti di collezione per facoltosi clienti. Il nostro esperto vive e lavora in Svizzera ed il suo curriculum è di tutto rispetto, ma preferisce mantenere l'anonimato.

Alla nostra richiesta: “Quanto potrebbero valere questi cinque diari sul mercato?”. “Difficile – ci risponde - stimare il valore vero e proprio, questo a causa del grande interesse storico del loro contenuto. Dei collezionisti privati, per puro prestigio personale, in caso di verificata autenticità, potrebbero tranquillamente arrivare a pagare oltre cinque milioni di euro per ogni diario”.

Gli chiediamo infine se anche lui ha trattato la vendita di questi diari e la risposta è abbastanza secca: "Forse una settimana fa aprire una trattativa di questo tipo era un'operazione fattibile, ma con il can-can che s'è creato in questi ultimi giorni, trattare l'acquisto di quei cinque diari è peggio che mettersi ad acquistare un tir di cocaina pura! Meglio star lontano e lasciar perdere."

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