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AROGNOSub bloccato nella grotta, arrivano specialisti d'Oltregottardo

30.10.06 - 08:06
Sub bloccato nella grotta, arrivano specialisti d'Oltregottardo

AROGNO - Continuano senza sosta e epurtroppo senza risultati positivi le ricerche dello speleologo subacqueo  rimasto bloccato ieri sera in fondo alla grotta Bossi.
Per tutta la notte sono continuate le operazioni di soccorso. Verso le 3.30 di questa mattina sono giunti sul posto anche  un gruppo di esperti speleosub provenienti dall'Italia, i quali  hanno eseguito un'immersione di ricerca e hanno potuto constatare che alcune bombole lasciate sul percorso, a circa 60 metri di profondità, per la risalita del compagno non sono state toccate dallo sfortunato speleologo.

Gli scenari che si aprono a questo punto potrebbero essere due: o che  l'uomo abbia intrapreso un'altra strada per uscire senza però riuscirci, oppure che sia ancora in alta profondità in una zona, si spera, con una bolla d'aria in attesa dei soccorsi.

Le operazioni di soccorso - coordinate dai subaquei della polizia cantonale, coadiuvati dai tecnici della Speleo Soccorso subaqueo Ticino e Italia - si stanno rivelando più difficoltose di quanto si potesse immaginare. In mattinata è atteso l'arrivo di uno specialista preveniente dalla Svizzera Tedesca che, unitamente ad altri speleosub presenti effettuerà una seconda immersione. Sul posto il dispositivo di soccorso è imponente: sanitari, pompieri e specialisti sono al lavoro da domenica sera senza pausa. Sono state installate due tende (una dei pomperi ed una da parte della Croce Verde): in una è stato allestito il posto comando mentre nella seconda una serie di brande per consentire delle pause di riposo.

Lo speleologo subacqueo sarebbe un italiano di una quarantina d'anni,  sceso nel pomeriggio assieme ad un'altra persona. L'allarme è scattato attorno alle 20.00 quando il suo compagno di immersione si è accorto che l'uomo non era più al suo fianco.
Uscito dalla grotta ha immediatamente chiamato i soccorsi. Stando alle prime informazioni sembra che il gruppo di subacquesi faccia parte di un team di quattro esperti italo-svizzeri, che domenica pomeriggio, ha risalito la sorgente del monte Generoso con lo scopo di verificare il tragitto compiuto dalle acque e verifcare alcune particolarità della grotta. Due di loro hanno preparato l'operazione esplorativa, mentre altri due si sono calati nelle acque, lungo un pozzo della lunghezza di 390 metri che porta a raggiungere una profondità di 90 metri. Dopo un percorso di 259 metri si accede ad una caverna naturale.

La polizia ha invitato a non  raggiungere il luogo dell'evento in modo tale da evitare di mettersi in pericolo o di intralciare le operazioni di ricerca.

 

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