Per risparmiare, si presenti la dichiarazione GloBE

Obbligatoria per gruppi multinazionali assoggettati all'imposizione minima OCSE, riduce gli oneri amministrativi. Al via la consultazione
L'obbligo per i gruppi di imprese multinazionali assoggettati all'imposizione minima dell'OCSE di presentare la dichiarazione GloBE (GloBE Information Return, GIR), riduce gli oneri amministrativi per queste stesse imprese. Il Consiglio federale ha quindi avviato una procedura di consultazione su questo tema.
La cosiddetta dichiarazione GloBE è una speciale dichiarazione fiscale per le imprese multinazionali che permette alle autorità fiscali interessate, comprese quelle svizzere, di accedere a informazioni sugli utili e sulle imposte versate da un gruppo di imprese nei vari paesi. Per evitare che i gruppi di imprese debbano presentare una dichiarazione in più Stati, l'Accordo GloBE prevede infatti lo scambio di informazioni.
La modifica dell'ordinanza sull'imposizione minima (OImM) posta in consultazione riguarda la procedura per la presentazione della dichiarazione GloBE all'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC), lo scambio internazionale delle dichiarazioni GloBE e il loro impiego da parte dei cantoni.
Le disposizioni prevedono che solo un'entità per ogni gruppo di imprese dovrà presentare la dichiarazione all'AFC. Se la Svizzera riceve una dichiarazione GloBE da un gruppo di imprese di uno Stato partner, l'entità costitutiva in Svizzera dovrà comunicare all'AFC solo da quale entità costitutiva e da quale Stato proviene la dichiarazione.
La procedura di consultazione relativa all'approvazione dell'Accordo GloBE è ancora in corso. Se la Svizzera non aderisse allo scambio di informazioni previsto da questo accordo, i gruppi di imprese multinazionali sarebbero obbligare presentare la dichiarazione GloBE sia in Svizzera che negli altri Stati, sottolinea il Consiglio federale.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!