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SVIZZERA

La richiesta di abolire l'esercito? Il PS ci starebbe ripensando

La presenza di questa clausola nel programma del partito non fa più l'unanimità all'interno del gruppo parlamentare socialista.
AFP/Fabrice Coffrini
Fonte ats
La richiesta di abolire l'esercito? Il PS ci starebbe ripensando
La presenza di questa clausola nel programma del partito non fa più l'unanimità all'interno del gruppo parlamentare socialista.

BERNA - In seno al PS svizzero c'è chi sta riconsiderando la richiesta di abolire l'esercito attualmente presente nel programma del partito. Priska Seiler Graf, presidente della Commissione della politica di sicurezza (CPS) del Consiglio nazionale è favorevole all'eliminazione del passaggio del testo, ma il gruppo parlamentare appare diviso sul tema, riferisce oggi la SonntagsZeitung (SoZ).

«Il mio lavoro sarebbe più facile se il PS rivedesse le sue posizioni sulla politica di sicurezza e togliesse la clausola di abolizione dal programma del partito», afferma Seiler Graf in dichiarazioni riportate dal domenicale. «Non c'è praticamente alcun podio da cui non mi viene rivolta l'accusa: "Voi volete in ogni caso abolire l'esercito"».

La 56enne presume inoltre che la maggioranza del PS, vista l'attuale situazione mondiale, sia favorevole ad avere forze armate. Secondo la consigliera nazionale zurighese lo stralcio della disposizione - introdotta nel 2010 su iniziativa fra l'altro del Giovani socialisti, allora guidati da Cédric Wermuth - non è comunque una priorità: nel programma «c'è ancora molto, e non è una legge, ma un principio guida».

Seiler Graf dice comunque di essere diventata più favorevole all'esercito: il lavoro nella politica della sicurezza le ha aperto un po' gli occhi e certe opinioni si sono rivelate dei pregiudizi. «Molti dipendenti del Dipartimento della difesa fanno un ottimo lavoro e si impegnano seriamente per la sicurezza del nostro paese», osserva.

Anche la consigliera nazionale bernese Andrea Zryd vuole che il PS adotti una «strategia adeguata alla situazione geopolitica». La 49enne dice di aver sempre creduto che l'esercito sia necessario, ma di ritenere che ora è più vero che mai. La Svizzera ha bisogno di una buona difesa informatica e dello spazio aereo, confida al giornale.

La consigliera agli stati Franziska Roth (SO) è stata una delle prime a chiedere una politica del PS più favorevole al grigioverde, dopo l'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022. All'epoca fu criticata internamente, ma oggi la sua posizione è meglio ancorata nel partito. Dice di continuare a ricevere reazioni per lo più favorevoli dalla base. «Questa clausola di abolizione viene sempre tirata in ballo: non deve far parte del programma del partito», indica alla SoZ. Il collega di ramo parlamentare Daniel Jositsch (ZH) è sulla stessa lunghezza d'onda: «Oggi nessuno può chiedere seriamente l'abolizione dell'esercito».

Al momento non è prevista una revisione del programma, afferma da parte sua il copresidente del PS Wermuth, interpellato dal giornale. Nel gruppo parlamentare ci sono inoltre varie opinioni. Fabian Molina, a sua volta membro della CPS del Nazionale, sostiene la decisione dell'assemblea dei delegati del 2010. L'abolizione dell'esercito è un «obiettivo a lungo termine» ed è ancora valido, argomenta. Questo traguardo sul lungo periodo non gli impedisce di sostenere un esercito il più possibile orientato alla minaccia, «finché ne avremo uno», spiega.

Anche Wermuth vuole attenersi al principio di farla finita con le forze armate. Il 39enne riferisce di aver visitato alcuni giorni or sono i luoghi di atrocità commesse dal regime russo in Ucraina. «Più che mai questo ha rafforzato la mia convinzione che sia giusto l'obiettivo a lungo termine di un mondo senza violenza militare». Fino a quando questo obiettivo non sarà raggiunto, sono necessarie la solidarietà con l'Ucraina e «purtroppo anche la difesa militare contro le aggressioni», che il PS sostiene da tre anni, conclude.

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COMMENTI
 

AlfaAlfa 1 mese fa su tio
Un servizio civile magari?

tbq 1 mese fa su tio
Risposta a AlfaAlfa
Armati, certo. :)

tbq 1 mese fa su tio
Che poi... parliamoci chiaramente. Come ho detto già prima della seconda guerra mondiale i socialisti "ci ripensarono" sull'esercito, che fino al 1934 volevano abolire. Lo fecero perché si resero conto che in caso d'invasione della Svizzera i primi a penzolare dai pali sarebbero stati loro, dunque per questo l'esercito gli andava bene. Passato il pericolo per la propria vita, l'esercito tornò ad essere qualcosa da abolire. Ma ora come allora, l'eliminazione del passaggio dello statuto che chiede l'abolizione dell'esercito sarebbe giusto una farsa, buona solo fintanto che gli tornerà comodo. Lo dice indirettamente anche Priska Seiler Graf; sarebbe più facile per i socialisti lavorare contro l'esercito se quel pezzo di testo venisse cancellato.

Gentlemen 1 mese fa su tio
Ticinonline è uno strumento di propaganda del PS perchè non permette commenti critici sugli appartenenti di questo partito.

chivas 1 mese fa su tio
Non bisogna sempre pensare alle guerre. Il servizio militare in Svizzera, ha da sempre formato giovani ad accrescere le loro potenzialità di vita. una scuola che ha accresciuto le varie conoscenze di rispetto verso le persone. Ora se tutto questo viene messo nell'ottica di una eventuale guerra che ci coinvolge direttamente, non si può a priori definire realmente. Comunque ritengo che il servizio militare cosi come lo vissuto io negli anni passati, (1976) era visto come una rottura di scatole. Considerando, che erano gli anni di forte espansione economica e, che per la maggior parte di noi, prioritario era il lavoro o l'università. Ma per quanto mi riguarda è stata una scuola di vita, anche se devo ammettere che tra gli stai alti dell'esercito vigeva allora come oggi delle condizioni di esaltazione "al militare" che allora facevano ridere, confronto ai giorni nostri. Erano 3 o 4 mesi di "pacchia". E ritengo, anche se allora ero contrario al militare, che tutto sommato, mi abbia fatto bene. Logicamente guardando i fatti del giorno d'oggi e tutto quanto succede attorno a noi, molto è cambiato. Spero vivamente di non vedere nero, soprattutto per i nuovi piccoli ragazzi e ragazze che si approcciano alla vita e che sicuramente avranno molti problemi che noi non abbiamo riscontrato, dato che andavamo tutti incontro ad un ipotetico benesssere, che poi francamente c'è stato.

Pianeta Terra 1 mese fa su tio
Mi sembra che Tio comincia un po’ ad essere un po’ di parte?

Entity1 1 mese fa su tio
Risposta a Pianeta Terra
comincia? di parte? ma nooo

Emma Verde 1 mese fa su tio
Risposta a Pianeta Terra
No avranno problemi tecnici

Pianeta Terra 1 mese fa su tio
Risposta a Entity1
Hahaha eee già!! Oggi mi hanno bloccato 3 volte….

Cat 1 mese fa su tio
Cosa vi disturba dei miei commenti non main stream ma nemmeno offensivi o irrispettosi per cancellarli

Cat 1 mese fa su tio
Risposta a Cat
Almeno abbiate la buona educazione di dirlo che lo cancellate. Io ci dormo cmq

RV50 1 mese fa su tio
Abbiamo sempre avuto un esercito di milizia non vedo il motivo di abolirlo ? Si investi meno e si incominci a fare arrivare gli armamenti già in ordinazione che quando arriveranno saranno già obsoleti . e non continuiamo a volere seguire le strategie fallimentari dell' UE . alla Russia non gli interessa il resto dell'UE quello che ha voluto lo ha già .

Romoletto 1 mese fa su tio
Esercito del popolo ogni milite o persona con arma ,invece stanno disarmando.

giàgggià 1 mese fa su tio
Usti…. Basta colmmotto… bouleverser l’etat??? Daim che se arrivano i putin/trump/kim-yong-un…. Altro che piazza della foca a salvare i delfini…. Tutti a lavorare, cari compa 🙈🙈🤣🤣🤣🙏🏻🙏🏻🙏🏻🙏🏻🙏🏻

Riffo 1 mese fa su tio
Va a fa ul militar che a ta fa ben!! Semper fidelis

tbq 1 mese fa su tio
Negli anni '30 "ci ripensarono" perché ne andava della loro sopravvivenza; oggi perché "ce lo chiede l'Europa". Mai che pensino alla Svizzera.
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