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SVIZZERAAnche gli Stati approvano il consuntivo 2021

01.06.22 - 09:11
Il deficit è di 12,2 miliardi di franchi. Più contenuto di oltre 3,5 miliardi rispetto al 2020
20min/Simon Glausera
Fonte ATS
Anche gli Stati approvano il consuntivo 2021
Il deficit è di 12,2 miliardi di franchi. Più contenuto di oltre 3,5 miliardi rispetto al 2020

BERNA - La pandemia ha lasciato il segno nelle casse federali. Quale seconda Camera, anche il Consiglio degli Stati ha approvato oggi all'unanimità il consuntivo 2021 della Confederazione, che presenta un deficit pari a 12,2 miliardi di franchi. Si tratta comunque di un disavanzo più contenuto di oltre 3,5 miliardi rispetto al 2020, primo anno pandemico.

Per fronteggiare la crisi del coronavirus, lo scorso anno la Confederazione ha speso complessivamente 14 miliardi. Di questi, 12,3 miliardi sono stati contabilizzati come uscite straordinarie, ha dichiarato Johanna Gapany (PLR/FR) a nome della commissione.

Globalmente risulta un deficit doppio rispetto a quanto iscritto a preventivo (6,1 miliardi). Questo perché gran parte delle uscite correlate al Covid-19 hanno potuto essere chieste soltanto nel corso del 2021 con delle aggiunte, ha aggiunto la senatrice friburghese.

Rispetto al 2020, le entrate, che si sono attestate a 76,1 miliardi, presentano un aumento del 5,6%. L'incremento maggiore concerne l'imposta sul valore aggiunto (+1,4 mld) e l'imposta federale diretta (+1,2 mld). Anche l'utile distribuito dalla Banca nazionale svizzera (BNS) è stato maggiore (+0,7 mld).

Le distribuzioni supplementari di 1,3 miliardi del 2021 vengono contabilizzate per la prima volta come entrate straordinarie, contribuendo in tal modo alla riduzione del debito causato dalla pandemia. La flessione del gettito dell'imposta preventiva (-0,3 mld) rispetto al 2020 conferma un'inversione di tendenza con minori ricavi.

Con un lieve incremento (+0,5 %), le uscite (88,3 miliardi) sono rimaste elevate, restando fortemente legate alla gestione della pandemia. Le voci più consistenti riguardano l'indennità per lavoro ridotto (4,3 mld), gli aiuti per i casi di rigore (4,2 mld) e l'indennità di perdita di guadagno per Covid-19 (1,8 mld).

Complessivamente, le uscite da ricondurre al coronavirus sono state leggermente più contenute rispetto al 2020 (-0,9 mld) e una quota maggiore ha potuto essere finanziata per il tramite del bilancio ordinario (+1,4 mld).

Il debito lordo è aumentato di 5 miliardi e alla fine del 2021 si attestava a circa 109 miliardi. Questa progressione è nettamente inferiore al deficit di finanziamento, che ha potuto in parte essere coperto con le liquidità disponibili perché, in alcuni casi, le imprese e i Cantoni hanno procrastinato le istanze di rimborso dell'imposta preventiva. Il rimborso degli importi produrrebbe un conseguente incremento del debito lordo.

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