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SVIZZERATabacco, giro di vite su vendita e pubblicità

26.09.19 - 18:17
I minorenni non potranno più acquistare sigarette in Svizzera e la pubblicità per il tabacco sarà vietata nelle riviste, sui quotidiani e nei siti Internet
Keystone
Tabacco, giro di vite su vendita e pubblicità
I minorenni non potranno più acquistare sigarette in Svizzera e la pubblicità per il tabacco sarà vietata nelle riviste, sui quotidiani e nei siti Internet

BERNA - I minorenni non potranno più acquistare sigarette in Svizzera e la pubblicità per il tabacco sarà vietata nelle riviste, sui quotidiani e nei siti Internet. Sono queste in estrema sintesi le principali novità riguardanti la revisione della legge sui prodotti del tabacco approvata oggi con 32 voti contro 3 e 5 astenuti.

I dibattiti su questa riforma, che consentirà anche di ratificare una Convenzione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), erano cominciati la settimana scorsa e sono stati ultimati oggi pomeriggio. Il Nazionale deve ancora esprimersi.

La modifica della Legge federale, uscita dalle discussioni degli Stati, è più restrittiva di quella proposta dal Consiglio federale, che non prevede nuove limitazioni alla pubblicità. Per questo motivo, il disegno di legge licenziato dal Governo non permette la ratifica della convenzione dell'OMS.

Non è improbabile che il Nazionale, quando si occuperà del dossier, tenterà di correggere le decisioni odierne della Camera dei Cantoni, da alcuni considerate "sproporzionate". La Camera del popolo ne discuterà tuttavia in una nuova composizione, dopo le elezioni del 20 di ottobre.

Divieto di pubblicità esteso - L'obiettivo principale della revisione è di meglio proteggere bambini e adolescenti. Tra gli aspetti maggiormente delicati della riforma figura la pubblicità per i prodotti del tabacco. Il plenum ha voluto vietare la pubblicità rivolta ai minorenni. "No" nemmeno alla pubblicità che mette a confronto informazioni sui prezzi o promette regali. Previsto anche un divieto generale delle réclame su quotidiani, riviste e siti internet.

Questa aggiunta al disegno di legge governativo è stata combattuta la settimana scorsa da alcuni "senatori", come Filippo Lombardi (PPD/TI). Il ticinese, tra l'altro presidente di Pubblicità svizzera come ha egli stesso ricordato, ha giudicato "sproporzionata" quest'ultima restrizione, anche perché essa non toccherebbe le riviste estere vendute in Svizzera. Ci sono Paesi che conoscono un divieto generalizzato della pubblicità per il tabacco, dove però il fumo è più diffuso che nella Confederazione, ha sottolineato il "senatore" ticinese.

Il relatore commissionale Joachim Eder (PLR/ZG) ha comunque ricordato che sarà ancora permessa la pubblicità al cinema, su manifesti e articoli d'uso e presso i punti vendita, nonché la promozione diretta o l'invio in massa di mail agli adulti.

Arginare sponsorizzazioni - Altro punto della revisione che ha dato filo da torcere sono le sponsorizzazioni da parte dell'industria del tabacco. La revisione prevede il divieto di sponsoring per manifestazioni di carattere internazionale in Svizzera (per esempio Eurosong), ma anche di eventi organizzate dalla Confederazione, dai Cantoni o dai Comuni. Una minoranza avrebbe voluto stralciare questa aggiunta al disegno di legge del Governo decisa dalla commissione, ma è stata sopraffatta (23 a 19).

L'industria del tabacco dovrà inoltre dichiarare annualmente all'Ufficio federale della sanità pubblica l'importo delle spese destinate alla pubblicità, alla promozione e alla sponsorizzazione, hanno completato oggi i "senatori".

I dati non saranno pubblicati e verranno comunicati su base aggregata alle autorità, ha precisato Eder a nome della commissione. Ciò consentirà di rispondere alle esigenze fissate dalla convenzione dell'OMS sulla lotta contro il tabagismo. "Questa comunicazione è un attacco ai principi dell'economia liberale", ha deplorato l'imprenditore Peter Föhn (UDC/SZ).

Dal canto suo, il consigliere federale Alain Berset ha tenuto a sottolineare che non si tratta in alcun caso di un primo passo verso il divieto della pubblicità. Non è necessario andare al di là di ciò che esige l'OMS. Le modalità di comunicazione potranno essere ulteriormente precisate, ha aggiunto il ministro della sanità.

Divieto vendita tabacco per minorenni - Oggi i "senatori" hanno inoltre deciso di vietare ai minorenni la vendita di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche comprese. Attualmente undici cantoni prevedono già un'età minima di 18 anni, mentre altri dodici la fissano a 16 anni. Tre, invece, non hanno alcun limite. Per poter verificare il rispetto del divieto, la nuova legge fornirà una base legale per consentire test d'acquisto.

La revisione legislativa regola anche in modo differenziato le sigarette tradizionali, quelle elettroniche (e-sigarette), con o senza nicotina, e i prodotti del tabacco destinati a essere riscaldati (narghilé o shisha). Anche questi prodotti saranno sottoposti alla legge federale concernente la protezione contro il fumo passivo e pertanto sarà vietato utilizzarli nei luoghi in cui è attualmente vietato fumare.

Anche la vendita di sigarette elettroniche sarà vietata ai minorenni. Ma le e-sigarette saranno regolamentate diversamente rispetto a quelle tradizionali, per quanto riguarda gli avvertimenti e le prescrizioni di sicurezza.

I "senatori" oggi hanno infine accolto una mozione che incarica il Consiglio federale di creare le basi legali che consentono l'imposizione delle sigarette elettroniche. Visto il rischio "eventualmente più debole", la tassa dovrebbe essere meno pesante rispetto a quella per le sigarette tradizionali. Anche il Governo ha sostenuto il testo.

Come detto, il dossier passa ora al Nazionale.

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