Cerca e trova immobili
SVIZZERA / UE

Fiscalità: Berna e Bruxelles estendono lo scambio d'informazioni

Il protocollo riguarda le monete elettroniche e i crediti IVA
Depositphotos (Fredex)
Fonte Ats
Fiscalità: Berna e Bruxelles estendono lo scambio d'informazioni
Il protocollo riguarda le monete elettroniche e i crediti IVA

BERNA / BRUXELLES - La Svizzera e l'Ue si scambieranno dati sulle monete elettroniche (escluse criptovalute) e rafforzeranno l'assistenza nel recupero di crediti relativi all'IVA. Lo prevede un protocollo che modifica lo scambio automatico di informazioni fiscali in vigore dal 2017.

La firma del protocollo, avvenuta oggi a Bruxelles stando a una nota odierna del Dipartimento federale delle finanze (DFF), adegua l'accordo ai nuovi standard dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Stando alla Commissione europea si tratta di un «passo importante nella lotta contro la frode e l'evasione fiscale».

Per moneta elettronica si intende, tra l'altro, una carta di credito prepagata o un credito presso il servizio di pagamento online Paypal o la piattaforma finanziaria Revolut. La moneta elettronica non comprende tuttavia le criptovalute.

Inoltre, le modifiche - che saranno oggetto di una consultazione prima di essere sottoposto al Parlamento - includono disposizioni relative all'assistenza amministrativa reciproca in materia di recupero dei crediti relativi all'IVA. Secondo il protocollo di modifica, per evitare un eccessivo onere di lavoro, sono interessati solo gli importi pari o superiori a 10 mila euro (circa 9250 franchi).

Le parti esamineranno la possibilità di una reciproca assistenza amministrativa per altri crediti fiscali nei prossimi quattro anni, scrive il DFF.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE