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BERNAComplottismo anti-vax, quanti grattacapi

29.12.21 - 17:04
Una parte delle persone interessate inquieta famigliari e amici, e commette anche atti di violenza.
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Fonte Fabien Gysel, Keystone-ATS
Complottismo anti-vax, quanti grattacapi
Una parte delle persone interessate inquieta famigliari e amici, e commette anche atti di violenza.
Vanno consolidandosi certi estremismi «monotematici»; tra questi il complottismo legato alla pandemia, che presenta un potenziale di radicalizzazione.

BERNA  - Il complottismo legato al vaccino contro il Covid-19 e alle misure contro l'epidemia dà del filo da torcere ai servizi di prevenzione dell'estremismo e della radicalizzazione, soprattutto nella Svizzera tedesca.

Alcune tra le persone interessate inquietano i loro famigliari e amici, annunciano e commettono atti di violenza e mettono in allerta le autorità.

Incremento di casi - Nella città di Berna, il servizio Radicalizzazione e prevenzione della violenza ha registrato durante la pandemia un incremento dei casi legati a teorie del complotto. «Le persone che chiedono consiglio sono preoccupate perché un loro famigliare, amico o vicino è scivolato nelle credenze complottiste legate al vaccino e al Covid-19», ha indicato all'agenzia Keystone-ATS la portavoce del Dicastero della sicurezza Christina Steffen. «Talvolta considerano la situazione pericolosa, e ciò pesa su di loro». In simili casi il servizio indica strategie per reagire alle affermazioni e ai comportamenti di questo tipo. Qualche mese fa ha anche pubblicato consigli sul proprio sito internet.

Ci rimettono anche i dipendenti comunali - Succede pure che oppositori alle misure anti-Covid se la prendano con dipendenti comunali. «Nella maggior parte dei casi si tratta di discussioni sul coronavirus e il vaccino che degenerano», spiega la portavoce. Gli insulti diretti sono più rari. In futuro il servizio si occuperà anche maggiormente delle teorie provenienti da cerchie antisemite e di estrema destra, diventate nuovamente più visibili attraverso l'emergenza epidemiologica.

Anche a Winterthur (ZH), che ha lanciato il primo servizio di prevenzione di questo tipo in Svizzera cinque anni fa, durante la pandemia è stato constatato un aumento dei casi d'estremismo, ispirati da teorie e ideologie del complotto. Esso raddoppierà l'attenzione su questo genere di rischi «poiché i confini tra i diversi tipi di estremismo scompaiono sempre più».

Servizi simili esistono, nell'una o altra forma, pure a Zurigo, Bienne (BE) e nel canton Ginevra. Quello di Bienne afferma di non essere stato confrontato a casi minacciosi; stessa cosa riferisce la polizia cantonale ginevrina.

Episodi di violenza - A Zurigo la polizia comunale evoca soprattutto eccessi in parte violenti durante manifestazioni contro le misure restrittive. Pure la polizia cantonale bernese ha osservato quest'autunno «una recrudescenza della tensione e di un potenziale accresciuto di escalation» durante le manifestazioni sulla Piazza federale. La situazione «si è un po' distesa» nel frattempo, sostiene la portavoce.

Il tema occupa anche il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) visto che una parte degli oppositori alle misure di lotta contro il coronavirus «preconizza, incoraggia o commette atti di violenza», afferma la portavoce Lea Rappo. Anche estremisti violenti di sinistra e di destra diffondono i loro messaggi durante queste manifestazioni o nel corso di contromanifestazioni. Le tre scene si scontrano sempre più spesso.

Interfaccia tra la Confederazione e i Cantoni in materia di politica di sicurezza, la Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS) ha constatato un consolidamento degli estremismi «monotematici»; tra questi il complottismo legato alla pandemia, che presenta un potenziale di radicalizzazione e che si è rafforzato dall'introduzione e dall'estensione del certificato Covid.

Le autorità intendono affrontarlo con il Piano d'azione nazionale (PAN), elaborato dalla Confederazione, dai Cantoni e dai Comuni, che mira a creare presupposti concreti per prevenire e combattere la radicalizzazione e l'estremismo violento in tutte le loro forme. Tra le 26 misure attuate, Berna sostiene ad esempio organizzazioni della società civile che diffondono in internet contro-argomenti ai discorsi di propaganda che incitano all'estremismo violento. La misura è rivolta soprattutto ai giovani.

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