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17enne ritrovata cadavere a Yverdon: il fidanzato ha confessato

Il giovane ha ammesso di aver ucciso Sara il giorno della sua scomparsa. La loro era una storia travagliata: «Si amavano, ma lui aveva un carattere instabile»
20 Minuten
Il luogo del ritrovamento del corpo della 17enne.
17enne ritrovata cadavere a Yverdon: il fidanzato ha confessato
Il giovane ha ammesso di aver ucciso Sara il giorno della sua scomparsa. La loro era una storia travagliata: «Si amavano, ma lui aveva un carattere instabile»
YVERDON - Alti e bassi. La storia d'amore tra Sara e M.H., il suo ex fidanzato, ne ha vissuti parecchi. Fino al tragico epilogo. Entrambi afghani. Entrambi giunti in Svizzera pieni di speranze. Alla ricerca di una vita migliore. Due esistenze collega...

YVERDON - Alti e bassi. La storia d'amore tra Sara e M.H., il suo ex fidanzato, ne ha vissuti parecchi. Fino al tragico epilogo. Entrambi afghani. Entrambi giunti in Svizzera pieni di speranze. Alla ricerca di una vita migliore. Due esistenze collegate a filo doppio. Con la prima che è stata spezzata in un giorno come tanti altri di fine dicembre.

Dieci giorni di vuoto - Sara è stata rinvenuta morta lunedì a Yverdon-les-Bains dopo dieci giorni di vuoto. La 17enne era sparita il 27 dicembre dopo essersi incontrata brevemente con il suo ragazzo presso un trampolino coperto della località termale vodese. L'avviso di scomparsa della giovane aveva fatto il giro dei social network tra Natale e Capodanno. Le ricerche e le indagini, condotte dalla polizia vodese, sono andate avanti interrottamente. E domenica 5 gennaio, ecco la svolta. Il 19enne, compagno della ragazza, viene arrestato quale sospettato. E il giorno dopo il corpo di Sara viene ritrovato. 

Il fidanzato ha confessato - Ora, come comunicato mercoledì pomeriggio dalla polizia cantonale vodese, il fidanzato di Sara ha confessato: è stato proprio lui, il 27 dicembre scorso, a uccidere la 17enne. L'ammissione del 19enne afghano è arrivata martedì dopo un interrogatorio durato ore. Le indagini proseguono per determinare le circostanze esatte del crimine e il movente. 

«Si lasciavano e riprendevano, ma si amavano» - La storia tra i due giovani afghani, come riferisce 20 Minuten, era parecchio travagliata. I due si erano lasciati e ripresi più volte. Il loro amore era iniziato quando lei aveva solo 13 anni in un foyer di Sainte-Croix. «Si sono separati tante volte, ma alla fine tornavano sempre insieme», racconta Dharma, un'amica della vittima.

Relazione malvista - Stabilatasi a Baulmes, la famiglia della giovane vittima è sotto shock. Anche perché, alla mamma, quel ragazzo non era mai andato a genio. «Ha fatto di tutto per mettere fine alla loro relazione. Per allontanare Sara da lui l'aveva pure spedita in un foyer», precisa un conoscente. Il reo-confesso apparteneva, infatti, a un gruppo etnico ritenuto inferiore in Afghanistan. Ma l'allontanamento della giovane non ha sortito gli effetti sperati e i due innamorati erano tornati assieme. «Lei pensava che stavolta sarebbe durata», continua l'amica di Sara che ha creato un luogo di raccoglimento alla scuola frequentata da entrambe.

«Si amavano moltissimo, ma lui era instabile» - Il 19enne, attualmente in detenzione preventiva, abitava a Prilly. «Si amavano moltissimo. Ma lui aveva un carattere instabile e in passato è stato anche ricoverato in psichiatria», conclude l'amica di Sara.

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