L'uomo aveva aggredito un concorrente nel 2019. Il caso è stato rinviato alla giustizia bernese: dovranno essere rivisti alcuni punti
LOSANNA - La giustizia bernese deve rivalutare la condanna di un ristoratore curdo accusato di tentato omicidio di un concorrente. Il Tribunale federale (TF) respinge invece i ricorsi dei suoi due fratelli anch'essi coinvolti nella controversia.
Il gestore del ristorante è stato condannato dal tribunale cantonale di Berna a una pena di 5 anni e sei mesi di reclusione come anche all'espulsione per 10 anni. I suoi fratelli sono stati condannati rispettivamente a pene di 6 anni e 9 mesi e a 3 anni e 9 mesi per tentato omicidio e complicità.
I fatti si sono verificati nel gennaio 2019 davanti al locale dove la vittima intendeva aprire la sua attività. La vittima era stata aggredita dal ristoratore e da suo padre. Quando aveva tentato di fuggire l'uomo era stato trattenuto e immobilizzato dal gestore del ristorante che era stato raggiunto dai due fratelli. Uno di questi aveva poi inferto diverse coltellate alla vittima.
In una sentenza pubblicata oggi il Tribunale federale ammette parzialmente il ricorso del gestore del ristorante: quest'ultimo non può essere punito anche per aver abbandonato il ferito senza prestargli soccorso. Un tale comportamento è insito nel reato di omicidio. Il tribunale cantonale di Berna aveva anche sbagliato a ritenere che i tre fratelli avessero agito secondo un piano prestabilito.
I giudici del TF ritengono inoltre che i colleghi bernesi debbano nuovamente occuparsi dell'espulsione dal Paese. Il fatto che il ristoratore, che parla molto bene tedesco, trascorra il poco tempo libero che gli lascia la sua attività con la sua famiglia, non è una motivazione sufficiente per ipotizzare una mancanza di integrazione.
Infine, i giudici sottolineano che il ricorrente era arrivato in Svizzera all'età di 20 anni dove vive da 16 anni. Inoltre, non sono state esaminate a sufficienza le condizioni per l'annullamento dello statuto di rifugiato.
Il caso viene quindi rinviato alla giustizia bernese per una nuova decisione su questi punti. I ricorsi presentati dai due fratelli del ristoratore sono stati respinti