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SVIZZERA«Non cambiate il sesso di nostra figlia». Il Tribunale respinge il ricorso dei genitori

05.12.24 - 12:02
Il caso riguarda un'adolescente sedicenne del canton Ginevra.
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Fonte Ats
«Non cambiate il sesso di nostra figlia». Il Tribunale respinge il ricorso dei genitori
Il caso riguarda un'adolescente sedicenne del canton Ginevra.

LOSANNA - Il Tribunale federale ha respinto il ricorso di una coppia che si era opposta al cambiamento di sesso allo stato civile richiesto dalla figlia sedicenne.

La storia - Il caso riguarda un'adolescente del canton Ginevra nata nel 2007. La custodia e l'autorità parentale erano state temporaneamente revocate ai genitori divorziati dal gennaio 2022.

Nel novembre del 2023, il Tribunale per la protezione degli adulti e dei minori ha ordinato alla madre e al padre di consegnare i documenti d'identità della figlia in vista di un cambio di sesso e di nome presso l'ufficiale dello stato civile. Una procedura - entrata in vigore con un nuovo articolo del Codice civile il 1° gennaio 2022 - contro la quale i due si sono opposti davanti alla giustizia ginevrina.

La coppia sosteneva in sostanza che tale funzionario non fosse qualificato per giudicare la capacità di discernimento di un minore. «Tale compito dovrebbe invece essere obbligatoriamente affidato a uno psichiatra specializzato ed esperto in questioni di genere, che dovrebbe tenere conto delle implicazioni positive e negative di questo passo amministrativo», la spiegazione.

La decisione - In una sentenza pubblicata oggi 5 dicembre però, il Tribunale federale ha stabilito che la decisione contestata riguardava esclusivamente la consegna dei documenti e che «il consenso dei genitori non era necessario per la registrazione del cambio di sesso». Tale nuovo articolo vale per le persone di età superiore ai 16 anni: l'obiettivo è «semplificare le operazioni, sostituendo la procedura giudiziaria con una dichiarazione e rinunciando alla necessità di pareri medici o altro», si dice.

In questo senso, l'alta corte ritiene che l'intenzione del legislatore sia chiara e che «i ricorrenti non siano riusciti a dimostrare che l'interpretazione dell'articolo da parte dei giudici ginevrini sia contraria al diritto». Il TF sottolinea inoltre che la dichiarazione di fronte all'ufficiale è «solo un atto amministrativo, non correlato agli interventi sul fisico per un cambio di sesso, e quindi revocabile».

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