Le discussioni, già tese, riguardavano i cosiddetti "zadisti" - ossia gli occupanti della ZAD della collina di Mormont
LOSANNA - I dibattiti in occasione della seduta odierna del Gran Consiglio del canton Vaud sono sfuggiti di mano e l'incontro è stato interrotto prematuramente: una deputata della sinistra radicale ha infatti accusato un collega di destra di molestie sessuali.
Le discussioni, già tese, riguardavano i cosiddetti "zadisti" - ossia gli occupanti della ZAD (zone à défendre, zona da difendere) della collina di Mormont (VD). È stato allora che Elodie Lopez (Ensemble à Gauche - POP) ha preso la parola per criticare il suo collega del PLR Jean-Luc Bezençon, accusandolo di non tenere un comportamento esemplare: ha infatti parlato di atteggiamenti inappropriati e fatto riferimento a «molestie sessuali».
Il principale interessato ha reagito immediatamente, gridando allo «scandalo» e alla «diffamazione». Ha anche preteso delle scuse, in mancanza delle quali avrebbe presentato una denuncia penale. Diversi suoi colleghi si sono dimostrati indignati e hanno denunciato un «attacco infondato», nonché preteso anch'essi delle scuse.
Elodie Lopez non si è scusata. La seduta è stata dapprima interrotta per quasi un'ora e poi sciolta, in seguito all'abbandono della sala da parte della maggioranza degli esponenti dei partiti di destra.
Se diffamazione fosse vera una bella denuncia penale sarebbe più che opportuna, ma a pagare deve chiamata cara deputata della famiglia Pronzini. &co, sempre pronti a gettar fango su chiunque, basta farsi un’auto promozione. F di ì tasca propria però..
Non hai detto niente a proposito dell’alternativa: che l’accusa sia vera. Sviluppa.