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SVIZZERASpesa a peso d'oro, aumenti fino al 20%

18.04.23 - 08:30
Burro, zucchero, formaggio, uova, pane... riempire il carrello allo stesso modo di un anno fa? Molto più caro
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Spesa a peso d'oro, aumenti fino al 20%
Burro, zucchero, formaggio, uova, pane... riempire il carrello allo stesso modo di un anno fa? Molto più caro

ZURIGO - Riempire il carrello si è fatto molto più costoso: burro, zucchero, margarina, grassi e oli alimentari costano fino al 20% in più rispetto a 12 mesi fa. I prezzi di latte, formaggio, uova, pane, farina, cereali e frutta, verdura, patate e funghi sono aumentati invece del 7-9%.

È quanto ha reso noto questa mattina Comparis, aggiornando il suo indice dei prezzi al consumo, secondo cui i prezzi dei beni di uso quotidiano sono cresciuti del 3,5% rispetto un anno fa. In particolare, «i prezzi degli alimenti hanno subito un netto rialzo», si può leggere nella nota. 

Rispetto a febbraio 2023, i prezzi nel paniere svizzero di Comparis sono saliti dello 0,5. «I costi elevati di energia, mangimi e fertilizzanti e lo scarso raccolto fanno lievitare i prezzi dei generi alimentari. È difficile immaginare un’inversione di tendenza a breve termine», afferma a riguardo Dirk Renkert, esperto Comparis in finanze.

Non solo beni alimentari, comunque. A marzo 2023 molti prodotti hanno subito un rincaro. I prezzi del trasporto aereo sono aumentati del 9,8% (febbraio: +28,8%). A questo si aggiungono i fattori stagionali, che hanno fatto lievitare i prezzi delle vacanze per il secondo mese consecutivo. «Dall’analisi dei prezzi continua a emergere una tendenza al rialzo», afferma Renkert. Tra i primi cinque prodotti che più di tutti hanno subito un rincaro figurano anche l’abbigliamento maschile e femminile (+5%).

Prodotti meno cari
In controtendenza invece i prezzi del carburante, che rispetto a marzo 2022 sono diminuiti del 7,4%. Al secondo posto tra i beni e servizi i cui prezzi sono diminuiti maggiormente troviamo le altre prestazioni mediche, con un calo del 3,6% rispetto a marzo 2022.  «A determinare il continuo aumento dei premi di cassa malati è soprattutto la quantità di prestazioni sanitarie assicurate – e non i prezzi», dichiara Renkert.

Sono diminuiti ulteriormente anche i prezzi di telecomunicazioni (-3,4%), farmaci (-2,4%) e apparecchi non elettrici per la cura del corpo (-2,3%).

Ticino meno toccato (ma di poco)
Analizzando i dati per regione linguistica, emerge che la Svizzera tedesca e la Svizzera romancia hanno registrato il rincaro più elevato su base annua, con un aumento del 3,6%. A marzo il livello dei prezzi è salito dello 0,5%.

Il rincaro più basso rispetto allo scorso anno è stato percepito nella Svizzera italiana (+3,3%). Rispetto al mese precedente, a marzo il costo della vita è aumentato dello 0,4%.

Guardando oltre confine si nota che il rincaro in Svizzera su base annua è più contenuto rispetto all’eurozona. Secondo Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione Europea, negli ultimi 12 mesi i prezzi nella zona euro sono cresciuti del 6,9% (intera UE: +9,9%). A marzo il tasso di inflazione era pari allo 0,9% (intera UE: 0,8%).

Indice dei prezzi al consumo di Comparis
L’indice dei prezzi al consumo di Comparis, pubblicato in collaborazione con il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale di Zurigo (ETH), misura l’inflazione percepita dai consumatori. Per il calcolo viene considerato esclusivamente l’andamento dei prezzi dei beni consumati regolarmente dalla popolazione, come generi alimentari, medicamenti o vestiti, rimuovendo gli affitti e altri beni durevoli. 

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COMMENTI
 

Taurus57 1 anno fa su tio
Stipendi da frontaliera e prezzi alle stelle.Fare la spesa in Italia? Anche lì si fanno furbi, zona confine prezzi su, oltre il danno la beffa sono i frontalieri la causa della stagnazione del livello di retribuzione e ci fregano con i prezzi. Per la politica tutto ok.

Granzio 1 anno fa su tio
Spesa in Italia: "What else !!" 😍

Tim 1 anno fa su tio
aumento del 50% per spesa in Italia dopo non chiedete perchè!

Draghetto29 1 anno fa su tio
Come al solito fanno comparazioni pilotate e considerando le tempistiche di 12 mesi fa , quando la guerra era gia iniziata e i prezzi gia in rialzo , ma la comparazione più giusta deve venir fatta da prima della guerra in Ukraine , o anche prima del covid , perché gli stipendi sin dal periodo covid sono rimasti completamente fermi e anzi , anche ribassati a confronto prepandemia , quindi sempre a favore della slealtà nei confronti del ceto medio , che non si può più dividere in medio alto e medio basso … e come sempre si dice , la contabilità è sempre fatta a favore dei ricchi guardando le cose con delle chiare stime o prendendo periodi ben falsati , complimenti a comparison che si dimostra sleale al 100% … ma vabbè tanto non cambierà nulla , anzi , il tutto precipiterà di nuovo con la prossima crisi che arriverà presto … poi non chiamatela propaganda come quella russa o come le notizie ottenute dal leak del governo statunitense che ha fatto capire quanto i nostri leader tutti stanno mentendo in modo lampante su tutto per creare un divario enorme nella società democratica che di democratico sta perdendo pezzi enormi !

falco8 1 anno fa su tio
Risposta a Draghetto29
si certo, e le cattive decisioni politiche riguardo al conflitto guidate non dal pragmatismo ma dall'emozione hanno fatto molta leva sui problemi nascenti e spaccato l'equilibrio del mercato libero e di quello monetario/finanziario aprendo bene gli occhi ad una grossa fetta del pianeta che ora cerca un alternativa non più dipendente dall'us$ utilizzato sempre più come arma. siamo solo all'inizio...

Fra Francesco 1 anno fa su tio
Zelensky lo paghiamo a peso d’oro (armamenti) mentre se ne frega di aiutare il proprio popolo.

Tiki8855 1 anno fa su tio
E poi che nessuno venga dire che queste non sono la conseguenza del conflitto in Ucraina!

falco8 1 anno fa su tio
Risposta a Tiki8855
e più precisamente della conseguenza delle azioni politiche irresponsabili, moraliste e poco pragmatiche, e questo è solo l'inizio della spirale dei costi, ma questo veniva già detto un anno fa... se nessuno si fosse immischiato il conflitto sarebbe già un ricordo lontano ed i problemi più spinosi sarebbero i soliti degli ultimi 20 anni, ovvero avs, assicurazione malattia e design delle nuove banconote, ora tutto questo è irrilevante con ciò che ci spetta dietro l'angolo.

Ala 1 anno fa su tio
I prezzi sono spesso gonfiati approfittando del contesto odierno. A questo punto "prima i loro" ci sta, come lo era, e lo è tuttora per il diesel..... Da quasi un anno non faccio più il pieno in Svizzera e me ne vanto! alla faccia di Pompa d'Oro e soci

gigipippa 1 anno fa su tio
La crescita della popolazione comporta anche una maggiore richiesta di energia e di prodotti del settore primario. Gli spazi agricoli diminuiscono, per lasciare posto a nuove abitazioni ed infrastrutture. Vivere in Svizzera diventerà sempre più caro, anche se l`inflazione in un certo senso è mitigata, i prezzi rispetto ai paesi confinanti sono spesso già esagerati in partenza. Non dobbiamo biasimarci se per forza di cose siamo costretti a spendere anche all`estero. In fondo tutti hanno dritto ad una bistecca, al burro o ad una vacanza.

Trombo 1 anno fa su tio
Risposta a gigipippa
un ragionamento ponderato

Dex 1 anno fa su tio
Arriva la guerra

Bionda 1 anno fa su tio
che novità.! hanno inventato acqua calda

8Paola3 1 anno fa su tio
Aumentano i prezzi per quale motivo non lo so… la guerra sta diventando solo una scusa… e gli stipendi e tutto il resto rimane uguale… la gente diventa povera e pretendono che dobbiamo vederci case o appartamenti per sopravvivere per chiedere assistenza. Un cane che si morde la coda.

Tao2023 1 anno fa su tio
Per questo motivo vado a fare la spesa in italia, anche se in Italia i prezzi sono aumentati ci guadagno ancora, sopra i 154.00 euro faccio il Tax Free.

8Paola3 1 anno fa su tio
Risposta a Tao2023
Esatto la penso come te e faccio lo stesso…

Bionda 1 anno fa su tio
Risposta a Tao2023
esatto.

Lello 1 anno fa su tio
Risposta a Tao2023
posso chiederle che lavoro fa? magari trovo il suo lavoro che costa meno in Italia

Barbiere 1 anno fa su tio
Risposta a Lello
Non centra nulla il lavoro che una persona esercita! Forse la grande distribuzione dovrebbe tornare con i piedi al suolo, come pure i dipendenti delle stesse.

Lello 1 anno fa su tio
Risposta a Barbiere
non c'è solo la grande distribuzione,quanti vanno a cercare servizi da artigiani italiani perché costano meno? si vogliono stipendi più alti in Ticino ma poi si vanno a spendere i soldi in Italia,ci sarebbero molte cose da cambiare,meno frontalieri che entrano e meno ticinesi che escono

Tao2023 1 anno fa su tio
Risposta a Lello
Lello: non fare tanto il fenomeno, sono pensionato e vado dove costa meno, mio figlio ha fatto un'apprendistato di 4 anni, ora ha 26 anni e non trova lavoro fisso, solo tramite agenzie, tre mesi di lavoro e due a casa, 6 mesi di lavoro e 1 a casa ecc... ha scritto decine di lettere e inviato CV ma nessuna risposta, poi si scopre che il posto che era destinato a te lo ha preso un fronatilere (nulla contro di loro anche loro hanno diritto il lavorare), io vado a spendere i miei soldi in Italia dove costa meno ed è la stessa qualità. Se tu puoi disporre finanziariamente sono contento per te allora p.f non fare la morale agli altri

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Lello
Lello i primi a fare la spesa in Italia sono i datori di lavoro che impiegano frontalieri

Lello 1 anno fa su tio
Risposta a Tao2023
ho 50 anni,faccio l'autista,siamo in 5 e attualmente la moglie non lavora,non ti faccio la morale,a me danno fastidio vedere la gente che preferisce ingrassare i commercianti,artigiani oltre confine e poi si lamentano che i propri figli non trovano lavoro,poi ognuno libero di fare quello che vuole ma non lamentatevi se i datori si comportano come voi cercando dove costa meno

Matan 1 anno fa su tio
E secondo me la situazione potrebbe peggiorare ancora di molto nei prossimi anni, soprattutto per dollari o euro.

La vita è dura 1 anno fa su tio
La vita si fa sempre più dura
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