SVIZZERA«Versamenti BNS? I cantoni resteranno a bocca asciutta per i prossimi anni»

07.02.23 - 14:49
Secondo UBS, una nuova distribuzione tornerà probabile solo nel 2026.
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Fonte Ats
«Versamenti BNS? I cantoni resteranno a bocca asciutta per i prossimi anni»
Secondo UBS, una nuova distribuzione tornerà probabile solo nel 2026.

ZURIGO - In materia di contributi da parte della Banca nazionale svizzera (BNS), cantoni e Confederazione rischiano di rimanere a bocca asciutta ancora per anni: la probabilità di una distribuzione salirà nuovamente sopra il 50% solo nel 2026, secondo gli economisti di UBS.

Per l'anno in corso, l'eventualità di un versamento viene vista inferiore al 30% e anche per il 2024 e il 2025 il dato è sotto il 50%, ha indicato in una conferenza stampa l'esperto di UBS Florian Germanier, a margine della presentazione delle previsioni sull'andamento del prodotto interno lordo elvetico nei prossimi due anni.

A pesare è la maxi-perdita di 132 miliardi di franchi subita dalla BNS nel 2022, che ha più che azzerato la cosiddetta riserva di distribuzione (che era arrivata a 102,5 miliardi) accumulata dall'istituto e pensata per poter effettuare versamenti agli enti pubblici (che nel 2021 erano ammontati a 6 miliardi) pure quando l'esercizio finisce in rosso.

Per poter riprendere i pagamenti, la BNS deve anche riguadagnare i fondi per l'alimentazione degli accantonamenti per le fluttuazioni valutarie. Nel 2022 la BNS ha proceduto ad accantonamenti di tal tipo per 9,6 miliardi di franchi: il risultato è che a bilancio c'è una perdita di circa 39 miliardi.

Si tratta quindi di realizzare un utile superiore a 40 miliardi: stando a Germanier la probabilità che ciò accada nel 2027 è del 60%. Il fattore decisivo sarà l'andamento dei mercati finanziari: gli esperti di UBS basano i loro calcoli su scenari di rendimento di vari investimenti.

Il Ticino, lo ricordiamo, aveva contabilizzato a preventivo un contributo pari a 137 milioni di franchi da parte della BNS, ma la banca  ha poi annunciato che non avrebbe distribuito alcun contribuito né alla Confederazione né ai Cantoni.

COMMENTI
 
volabas56 1 mese fa su tio
Sicuramente non resteranno a bocca asciutta gli incompetenti manager del BNS, Il loro pro sacoccia, lo sanno gestire eccome.
tulliusdetritus 1 mese fa su tio
Magari qualche bel licenziamento in tronco ai vertici della BNS? Nel privato gli incompetenti al cubo ricevono una pedata nel kulo per direttissima per mooolto meno, e questi qui? Magari si sono anche dati il solito bonus stratosferico?
F/A-19 1 mese fa su tio
Chiedi a Gianfranco 01, te lì da lui i soldi che ti mancano....
UnoQualunque1 1 mese fa su tio
Ma scusate una cosa!! Dove sta scritto che una banca PRIVATA deve versare i contributi ai cantoni? Se li versa ben venga ma qua ciò che sta sbagliato è che i cantoni preventivavano queste entrate "solo perché è sempre stato così". Fatevene una ragione e piangete meno. Tutta l'economia globale sta avendo una leggera recessione da febbraio 2022 basta guardare i grafici, non si può fare altrimenti
Urca che roba 1 mese fa su tio
sii hai detto bene.....!! dove sta scritto sul versamento ai cantoni.
Lemmy 1 mese fa su tio
Eh beh certo, prima vengono i miliardi di coesione alla fallita UE e quelli per la corrotta Ucraina, poi se ne avanzano restano qui. Quindi niente!
GruetliWSAAWF 1 mese fa su tio
Il ceto medio sarà ancora più spremuto. Ma per vivere dignitosamente, bisogna limitare i consumi, almeno cosi i differenti leaders giustificano la transizione alla green economy (che assurdità). Limitando i consumi, si inquina meno. Inquinando di meno, per ora, si produce di meno. Producendo meno, il PIL si abbassa, e la povertà aumenta. Scusatemi per il ragionamento stringato, ma nutro un certo senso di preoccupazione per le generazioni e società future. Spero non essere il solo qui.
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