Cerca e trova immobili
SVIZZERA

L'esercito svizzero sempre più rosa

La percentuale femminile che presta servizio militare è salita attorno al 3%, una tendenza in evoluzione.
Imago (foto d'archivio)
Fonte ATS
L'esercito svizzero sempre più rosa
La percentuale femminile che presta servizio militare è salita attorno al 3%, una tendenza in evoluzione.
ZURIGO - Sempre più donne in grigioverde: in luglio 244 hanno cominciato la scuola reclute, un numero mai raggiunto in passato. La percentuale femminile si aggira ora intorno al 3%. «Il numero di donne nella RS è aumentato costan...

ZURIGO - Sempre più donne in grigioverde: in luglio 244 hanno cominciato la scuola reclute, un numero mai raggiunto in passato. La percentuale femminile si aggira ora intorno al 3%.

«Il numero di donne nella RS è aumentato costantemente negli ultimi anni», afferma il portavoce dell'esercito Stefan Hofer, citato dalla SonntagsZeitung. Un'evoluzione che viene confermata anche dall'ufficio per la protezione civile, lo sport e l'esercito di Berna. «Dalle cifre e sulla base della nostra esperienza emerge chiaramente che l'interesse delle donne svizzere per il servizio militare è cresciuto in modo significativo», ha indicato al domenicale un addetto alla comunicazione.

Da tempo le forze armate stanno cercando di aumentare il numero di soldatesse. Anche i cantoni contribuiscono alle campagne sul tema. Zurigo, ad esempio, organizza serate informative e giornate di orientamento dedicate alle donne: a seconda del numero di iscrizioni, finora ha organizzato da tre a cinque serate di orientamento all'anno. Nel 2022 ne ha tenute addirittura otto a causa del forte interesse registrato.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE