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SVIZZERA

Svizzeri si diventa, ma l'interesse è poco

Dal 2018 gli immigrati di età inferiore ai 25 anni possono ottenere la cittadinanza in maniera più semplice.
Tipress
Fonte 20Minuten/Marino Walser
Svizzeri si diventa, ma l'interesse è poco
Dal 2018 gli immigrati di età inferiore ai 25 anni possono ottenere la cittadinanza in maniera più semplice.
Ma secondo i primi rilievi sono pochi a cogliere questa opportunità.
BERNA - Passato e presente sul suolo rossocrociato. Ma per i giovani immigrati di terza generazione, i cui nonni hanno vissuto nel nostro Paese, è scarso l’interesse verso il passaporto svizzero. E questo, nonostante da febbraio 2018 gli...

BERNA - Passato e presente sul suolo rossocrociato. Ma per i giovani immigrati di terza generazione, i cui nonni hanno vissuto nel nostro Paese, è scarso l’interesse verso il passaporto svizzero. E questo, nonostante da febbraio 2018 gli under 25 possano accedere a un processo di naturalizzazione semplificato. Solo 1’800 di loro, su 25’000 potenziali aventi diritto, hanno infatti approfittato della riforma legislativa, riferisce la Commissione federale della migrazione.

Come mai? Scarso interesse o eccessiva complessità? «Entrambi», afferma Walter Leimgruber, presidente della Commissione federale della migrazione. Da un lato, molti immigrati svizzeri sono cittadini dell'Unione Europea, e quindi non hanno quasi alcuna restrizione in Svizzera. D'altra parte, aggiunge, la naturalizzazione semplificata è tutt'altro che semplice. «Gli ostacoli burocratici sono ancora troppo elevati», afferma Leimgruber.

I giovani immigrati di terza generazione che vogliono avere accesso alla naturalizzazione semplificata devono essere in grado di dimostrare che i loro nonni hanno vissuto in Svizzera o che un genitore ha frequentato la scuola dell'obbligo nel nostro Paese per almeno cinque anni. Ed è proprio qui che sta la difficoltà, afferma Arber Bullakaj, membro del partito socialista con passato migratorio. «Come faccio a trovare un documento emesso 40 o 50 anni fa? O ancora peggio: come faccio se i miei nonni sono già morti?». Lo sforzo da fare per trovare questo tipo di documentazione è immenso, sostiene il socialista, e impedisce a molti di aderire alla naturalizzazione agevolata.

Secondo Bullakaj, alcuni stranieri hanno addirittura optato per il regolare processo di naturalizzazione, pur avendo diritto alla procedura semplificata. E in tanti rinunciano totalmente. A pensarla così è anche Isabel Garcia, presidente dell’associazione Secondas Zurich: «È un processo estremamente complicato e lungo. La chiusura mentale che vi sta dietro mi sconvolge».

C’è poi da considerare anche la questione dell’età, sottolinea Leimgruber. Sotto i 25 anni è raro che si pensi ad ottenere la cittadinanza, spiega: «Solo quando creano una famiglia gli immigrati iniziano a pensare maggiormente alla naturalizzazione. Ma di solito hanno più di 25 anni». È vero però che il limite di età per accedere alla naturalizzazione agevolata è, al momento e fino a metà febbraio 2023, fissato transitoriamente a 40 anni. Ma, aggiunge Leimgruber, sono pochi a esserne a conoscenza, e sarebbe comunque preferibile rinunciare al limite di età. 

Urge dunque un’altra riforma? Per la consigliera nazionale del Centro Barbara Steinemann, assolutamente no. I presunti importanti ostacoli erano già noti prima dell'entrata in vigore dell'articolo costituzionale, afferma. «Non possiamo più semplificare la naturalizzazione solo perché la Commissione federale della migrazione e la Sinistra non hanno ottenuto l'effetto desiderato con questa riforma», conclude Steinemann.

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