Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Per l'Ucraina e contro Putin, in migliaia a manifestare

A Berna si è tenuto un raduno in cui è stato chiesto a gran voce lo stop alle importazioni di gas russo.
Keystone
Fonte ats
Per l'Ucraina e contro Putin, in migliaia a manifestare
A Berna si è tenuto un raduno in cui è stato chiesto a gran voce lo stop alle importazioni di gas russo.
BERNA - Fra le 3000 e le 5000 persone hanno manifestato oggi a Berna per la pace in Ucraina e per lo stop alle importazioni di gas russo in Svizzera. I dimostranti hanno sventolato bandiere ucraine o arcobaleno. Molti striscioni erano critici nei con...

BERNA - Fra le 3000 e le 5000 persone hanno manifestato oggi a Berna per la pace in Ucraina e per lo stop alle importazioni di gas russo in Svizzera. I dimostranti hanno sventolato bandiere ucraine o arcobaleno. Molti striscioni erano critici nei confronti del presidente russo Vladimir Putin.

La dimostrazione - autorizzata dalle autorità - è stata indetta dalla Gioventù socialista svizzera, dal Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE), dai Verdi, dal Partito socialista e da altre organizzazioni. Diversi oratori hanno avanzato varie richieste al Consiglio federale. Nei comunicati che hanno preceduto la manifestazione, i Verdi e il GSsE hanno chiesto che vengano prese misure contro il commercio russo di materie prime, che per l'80% è gestito attraverso la Svizzera.

Il raduno odierno segue quello del 26 febbraio, quando tra 10'000 e 20'000 persone avevano manifestato a Berna contro il conflitto in Ucraina, e quello del 5 marzo, che aveva visto 40'000 persone scendere in piazza a Zurigo.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE