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SVIZZERASaltano i contributi finanziari per gli under 20 celiaci

08.11.21 - 20:16
La modifica rientra nella revisione dell'AI e peserà sulle famiglie finanziariamente deboli
Tamedia
Fonte 20 Minuten / Daniel Krähenbühl
Saltano i contributi finanziari per gli under 20 celiaci
La modifica rientra nella revisione dell'AI e peserà sulle famiglie finanziariamente deboli

BERNA - A partire dal 1. gennaio 2022, la celiachia - malattia causata dall'intolleranza al glutine - sarà stralciata dalla lista delle infermità congenite. Una misura decisa dal Consiglio federale nell'ambito della revisione dell'Assicurazione invalidità (AI) e che rischia di mettere in difficoltà molte famiglie: dal prossimo anno bambini e giovani under 20 non avranno infatti più diritto a un'indennità forfettaria versata dall'AI. Salteranno quindi i contributi di importo compreso tra 600 e 1'450 franchi.

Le persone interessate dalla modifica dovranno fare i conti con conseguenze sanitarie e finanziarie enormi, afferma Tina Toggenburger, presidente dell'associazione IG Zöliakie. «Per chi è affetto da celiachia ci saranno notevoli costi aggiuntivi rispetto a chi può seguire una dieta normale, si parla di circa duecento franchi al mese». Infatti, se un chilo di farina tradizionale costa circa 90 centesimi, quella senza glutine viene invece 6 franchi e 80. «Le famiglie finanziariamente deboli non hanno i mezzi per acquistare cibo più caro per i figli celiaci. E non vogliono nemmeno servire riso tutti i giorni».

La dieta senza glutine «è la sola terapia» - Per l'acquisto di prodotti alimentari senza glutine, i celiaci non hanno la possibilità di ricorrere all'assicurazione malattia obbligatoria: quest'ultima rimborsa infatti soltanto i prodotti nutritivi venduti in farmacia o i medicamenti, osserva ancora Toggenburger. «Tuttavia in questo caso la sola terapia possibile è una rigorosa dieta priva di glutine». Se non la si segue, non si possono escludere importanti conseguenze per la salute, in particolare nei bambini. «L'ingestione di glutine, presente in molti tipi di cereali, danneggia l'intestino, può portare a disturbi della crescita, a carenze, come pure a problemi psicologici, quali la depressione e il disturbo da deficit di attenzione/iperattività».

E potrebbero emergere anche altri problemi di salute, come l'osteoporosi, l'infertilità, la caduta di capelli o l'affaticamento. In Svizzera sono circa 80'000 le persone che soffrono di celiachia. E sono in netto aumento. Tuttavia, soltanto a una parte di questi è stata diagnosticata la malattia: Toggenburger chiede quindi che il Consiglio federale riconosca la celiachia come malattia cronica, sensibilizzi la popolazione sul tema e trovi una soluzione per contribuire ai maggiori costi dovuti alla dieta particolare. «È una malattia che ha importanti conseguenze sulla salute, bisogna tenerne conto nell'ambito di future decisioni».

Mozione in vista - Sono passati soltanto pochi mesi da quando la consigliera nazionale socialista Yvonne Feri ha presentato un'interpellanza sulla questione. «La situazione è molto insoddisfacente, in quando per le persone colpite la malattia rappresenta da una parte un carico finanziario aggiuntivo, dall'altro richiede anche un grande sforzo». Per esempio quando i bambini mangiano in mensa, vanno in gita scolastica o sono invitati a un compleanno.

«La celiachia non può essere trattata con un medicamento, ci vuole una dieta ben precisa» afferma Feri. Per lei non è dunque comprensibile che vengano tagliati i contributi finanziari. «Sto pensando di presentare una mozione».

Nuovi criteri - Come fa sapere l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), su richiesta di 20 Minuten, nel 2020 sono circa 3'000 gli assicurati a cui è stata versata un'indennità forfettaria per celiachia. Visto che la lista delle infermità congenite era obsoleta da un punto di vista medico e strutturale, la stessa è stata aggiornata nell'ambito della revisione AI, spiega il portavoce Harald Sohns. «Sono state stralciate alcune malattie che non soddisfacevano più i nuovi criteri». Uno di questi è che la malattia deve essere presente sin dalla nascita.

«La celiachia non rientra tra queste, in quanto si tratta di una malattia autoimmune le cui cause sono da ricondurre a una molteplicità di fattori». spiega ancora Sohns. Nell'elaborazione del nuovo elenco sono stati coinvolti esperti, associazioni mediche e organizzazioni dei pazienti.

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