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SVIZZERAAi concerti dell’UFSP non serve il Certificato, e piovono le critiche

07.11.21 - 23:59
Nel quadro della settimana nazionale di vaccinazione la Confederazione ha organizzato eventi da 500 persone.
Keystone (archivio)
Fonte 20Minuten/Daniel Graf, Noah Knüsel
Ai concerti dell’UFSP non serve il Certificato, e piovono le critiche
Nel quadro della settimana nazionale di vaccinazione la Confederazione ha organizzato eventi da 500 persone.
Lo scopo è convincere i dubbiosi a vaccinarsi. Ma c’è chi pensa che potrebbero diventare veicolo di contagio.

BERNA - Cinquecento persone, distanze non garantite, mascherina non richiesta. E nemmeno il certificato Covid. Non è di un evento Corona-scettico che stiamo parlando, ma dei concerti organizzati dalla Confederazione nel quadro della settimana nazionale di vaccinazione, che avrà inizio domani. Queste manifestazioni, denominate “Back on Tour”, sono solo una delle numerose iniziative lanciate dall’UFSP per convincere gli indecisi a vaccinarsi. Ma, secondo qualcuno, potrebbero avere un effetto boomerang. 

Critiche taglienti - «Senza certificato, senza distanza, senza mascherina...è la settimana della contaminazione, quella che state lanciando, non quella della vaccinazione», commenta un utente via Twitter. E ancora: «Spendete milioni in concerti che alimentano la pandemia? Invece di creare posti in terapia intensiva? Seriamente?», scrive un altro. 

«Senza senso» - E sembra pensarla così anche l’ex vicedirettore dell’UFSP, Andreas Faller: «Questo è un totale errore di comunicazione». Sì, perché, spiega, il messaggio che dovrebbe passare è che bisognerebbe vaccinarsi per accedere in maniera sicura ai grandi eventi: «Consentire l’accesso anche alle persone sprovviste di certificato, in questo contesto, non ha senso». 

Tutto regolare - L’UFSP, dal canto suo, si difende. «Tutti i soggetti coinvolti erano e sono consapevoli che il concerto e il tour informativo potrebbero essere oggetto di critiche», afferma il project manager di Back on Tour Michael Beer. I concerti si svolgono inoltre all’aperto, in linea con le disposizioni federali, viene precisato. La vaccinazione è il modo più rapido e sicuro per uscire insieme dalla pandemia, afferma infine Beer, e «la serie di concerti dovrebbe trasmettere questo messaggio in tutta la Svizzera». 

Questione di incongruenze - Secondo l’esperto di comunicazione e public relations Ferris Bühler l’idea dei concerti è innovativa, ma il concetto che sta dietro al progetto non è stato ragionato fino in fondo. «Si vuole comunicare che è importante vaccinarsi», ma allo stesso tempo passa il messaggio che deve essere possibile andare a un concerto senza certificato. «La comunicazione non è rigorosa», afferma Bühler. E dubita che i concerti avranno il risultato sperato.

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