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Bene cibo e hi-tech, male il resto

Il commercio al dettaglio ha sofferto nel mese di gennaio, con alcune eccezioni. I dati dell'UST
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Bene cibo e hi-tech, male il resto
Il commercio al dettaglio ha sofferto nel mese di gennaio, con alcune eccezioni. I dati dell'UST
BERNA - Gennaio è stato un mese difficile per i commercianti. Ma qualcuno se l'è cavata bene, e anche benissimo, grazie soprattutto all'e-commerce. Lo dicono le statistiche sulle vendite al dettaglio presentate oggi dall'Ufficio federal...

BERNA - Gennaio è stato un mese difficile per i commercianti. Ma qualcuno se l'è cavata bene, e anche benissimo, grazie soprattutto all'e-commerce. Lo dicono le statistiche sulle vendite al dettaglio presentate oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST). 

Nel mese di gennaio 2021 - si legge in una nota dell'UST - le cifre d’affari del commercio al dettaglio corrette in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi sono diminuite dello 0,5% in termini reali rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Rispetto al mese precedente le cifre d’affari del commercio al dettaglio sono calate del 5,3%.

Il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha segnato un aumento delle cifre d’affari del 13,7%, mentre il comparto non alimentare ha registrato un calo del 10,4%. I rami maggiormente colpiti dai provvedimenti anti Covid sono stati abbigliamento, medicinali, orologi e articoli di gioielleria (–19,2%). Sono invece state registrate cifre d’affari positive nei rami «apparecchiature di informazione e comunicazione» (+41%) e nell'e-commerce (+21,8%).

Dopo la correzione in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi, nel mese di gennaio 2021 il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato un aumento delle cifre d’affari pari all’1,0% in termini nominali rispetto a gennaio 2020 (in termini reali +1,3%). Per i distributori di benzina, invece, risulta un calo delle cifre d’affari pari al 22,2%.

Nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi le cifre d’affari sono regredite dell’1,2%, nel comparto non alimentare hanno presentato una diminuzione dell’11,0%.

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